Allarme del Wwf, l’ennesimo appello contro la minaccia alla biodiversità messa in atto dall’uomo e dalle attività umane: sono a rischio le grandi specie. Non parliamo di animali pseudosconosciuti, specie rare, che si trovano solo in pochi zoo del mondo. Qui si sta rischiando di perdere il patrimonio delle specie conosciute da tutti, quelle che popolano i libri di infanzia per bambini, quelle che alla voce animali nel popolare gioco “nomi, cose, città” ci vengono per prime in mente.
Si tratta di pinguini, orsi polari, tigri, elefanti africani, tartarughe marine, balene, delfini, albatross, canguri, oranghi, barriere coralline. Non possiamo certo dire di non conoscerli o di non averne mai sentito parlare. Abbiamo tutti avuto almeno un pupazzetto a forma di orsacchiotto, o un poster con le acrobazie di un delfino, abbiamo visto almeno una volta nella vita al circo o allo zoo un elefante, o una tigre. Ebbene, tra qualche anno, potremmo solo ricordarceli questi animali, magari vederli soltanto imbalsamati al museo di storia naturale, come ora guardiamo gli scheletri dei dinosauri.
La scoperta che dieci tra le specie più conosciute corrono il serio rischio di estinguersi si deve allo studio effettuato dal Wwf in vista dell’Earth Hour del prossimo 28 marzo, che analizza gli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, prendendo in considerazione più ricerche scientifiche a riguardo. Come si legge nel dossier, anche l’uomo è a rischio se la temperature continueranno ad aumentare:
Il 90% dei coralli della Grande Barriera Corallina potrebbe scomparire entro il 2050, lo stesso vale per il 75% dei pinguini di Adelia dell’Antartico, gli orsi polari potrebbero essere spazzati via del tutto entro la fine di questo secolo. Se non interveniamo subito le temperature globali supereranno la soglia pericolosa dei 2 gradi in più rispetto alle temperature dell’epoca preindustriale, e molte specie, compreso l’uomo, saranno minacciate. Sarebbe un mondo triste e più povero senza gli equilibri dinamici essenziali che garantiscono anche la vita umana.
[Fonte: Ansa]
Anonimo 14 Agosto 2010 il 5:41 pm
K TENEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO