Torniamo a parlare di edilizia green ed ecodesign in relazione alla casa Yin Yang, costruita a Venice, Santa Monica, in California. La casa è NET Zero-energy: non ha bisogno di allaccio energetico perché se la cava benissimo da sé, abbinando alla produzione di energia tramite pannelli solari alla riduzione passiva dei consumi energetici.
The Yin Yang House è stata progettata da Brook + Scarpa Architects, è una casa ma in realtà può fungere anche come spazio lavorativo, praticamente perfetta per una famiglia con bambini e genitori che lavorano, almeno in parte, da casa.
Questo gioiello presenta un design in parte pulito, rilassante, anche minimal, perfetto per ospitare colleghi e ottemperare alle necessità di lavoro dei suoi abitanti, in parte caldo, destinato a ospitare le zone letto e di comunione della famiglia.
Come detto, si tratta di una struttura Zero-Energy: il 100% dell’energia viene dai pannelli solari, che con un impianto da 12 Kw provvede alla totale sussistenza energetica dell’abitazione. A questo si aggiunge tuttavia un attento studio per la riduzione passiva dei consumi energetici, ovvero la casa è posizionata di modo che luce e ventilazione sfruttino al massimo l’ambiente circostante, lo sfruttino nel modo più intelligente, limitando la stessa necessità di consumare energia.
La struttura della casa Yin Yang è in metallo riciclato, le mattonelle interne sono riciclate, le finiture sono in bambù. E il tetto? ci sii chiederà. Una meraviglia del genere con poi sopra solo qualche pannello? Naturalmente no: il tetto è un giardino, che non risulta soltanto “bello”, ma permette anche un miglioramento dell’isolamento termico e della regolazione della temperatura. Oltre a tutto questo occorre ricordare, quanto meno, il precisissimo sistema di recupero dell’acqua che riduce gli sprechi in maniera straordinaria reincanalando l’oro blu per nuovi scopi.
The Yin Yang House è un’altra splendida realizzazione nel settore dell’edilizia green, settore in lenta espansione in tutto il mondo, che naturalmente ci auguriamo possa acquisire sempre maggior consenso anche in Italia.
Photo credits | Anreas Demmelbauer su Flickr