Navigare nella rete e nello stesso tempo proteggere le foreste pluviali? Da oggi si può grazie ad Ecosia, il motore di ricerca ecologico, sostenuto da Yahoo, WWF e Bing. Quasi l’80% dei profitti ricavati grazie alle nostre ricerche su Ecosia finanzieranno infatti un progetto del WWF in Amazzonia. Le stime parlano di una media di due metri quadri di foresta pluviale messi in salvo per ogni singola ricerca.
Un motore di ricerca ecologico non solo per la quasi totale destinazione dei proventi alla lotta contro la deforestazione, ma anche per l’alimentazione ad energia verde dei server.
Come spiegano in una nota al WWF:
Ecosia sarà il motore di ricerca più ecologico del mondo. Ogni ricerca effettuata con Ecosia realmente proteggerà un pezzo di foresta pluviale. Se Ecosia diventa il tuo motore di ricerca, puoi aiutare l’ambiente ogni qual volta fai una ricerca.
Cristian Kroll, uno degli ideatori del progetto, spiega:
Grazie ai link sponsorizzati, i motori di ricerca guadagnano miliardi ogni anno. Ecosia crede che esista un modo più ecologico per usare questi enormi profitti e ritiene che questi soldi potrebbero servire a combattere il riscaldamento climatico. Impostando Ecosia come motore di ricerca predefinito si possono colorare di verde le ricerche online, ridurre le impronte di carbonio e fare la vera differenza per il pianeta.
Per noi internauti che non possiamo fare a meno delle ricerche in rete, ecco dunque servito su un piatto d’argento un metodo meno inquinante per navigare nel web. Per installare il motore di ricerca è sufficiente recarsi all’indirizzo http://ecosia.org/e cliccare su installa in basso. Oppure se non volete installarlo sul vostro computer potete comunque salvare la pagina tra i preferiti e collegarvi all’indirizzo di Ecosia ogni qualvolta desideriate fare delle ricerche ecologiche e contribuire a salvare la foresta pluviale. Con la speranza che in molti aderiranno a questa iniziativa, passateparola!
Si ringrazia Giovanna per la segnalazione.
Eco della Terra 10 Gennaio 2010 il 5:05 pm
Chissà se veramente l’80% andrà destinato alla riforestazione…io comunque lo uso e lo sponsorizzo.
Il loro vantaggio è togliere una fetta di utenti a google, molto sensibile: quella degli ambientalisti.
Basterebbe che Google si adattasse, e avrebbe risolto il problema…
Eco della Terra
Paola Pagliaro 10 Gennaio 2010 il 5:30 pm
Chi lo sa 🙂 ma si può correre questo rischio visto che in fin dei conti non ci cambierebbe nulla, male che vada… cmq la presenza del WWF tra gli sponsors mi fa ben sperare che qualcosa effettivamente vada alle foreste… anch’io l’ho installato… vedremo in futuro se se ne saprà di più su come verificare concretamente dove vadano i proventi
Nexso 10 Gennaio 2010 il 8:51 pm
Pubblicato e installato 😉
Paola Pagliaro 10 Gennaio 2010 il 9:18 pm
bene 🙂 , con firefox in basso si tiene il conto dei potenziali mq salvati, penso anche con explorer, con chrome purtroppo no, o almeno non ancora!!!
Anonimo 10 Febbraio 2010 il 7:38 pm
bello