Roberto Saviano in Gomorra ha spiegato benissimo il traffico di rifiuti che dalle aziende del Nord Italia venivano trasportati per pochi euro al Sud, ed in particolare in Campania, dove venivano scaricati nelle discariche abusive. Questo ha comportato lo scandalo dei rifiuti per le strade che tanto bene conosciamo, ma anche la conseguenza delle indagini aperte dalla magistratura, che hanno bloccato la maggior parte dei traffici illeciti, strappando il giocattolo dalle mani della criminalità organizzata.
Ma qual è stata la diretta conseguenza di questa mossa? Le ecomafie non si fanno di certo intimorire da questi provvedimenti, e così hanno deciso di cambiare la loro tattica, invertendo le rotte dei loro traffici. Secondo una denuncia di Legambiente, i rifiuti tossici del Sud Italia ora vengono trasportati in Lombardia e scaricati in cave abbandonate dove, con la complicità di alcuni amministratori corrotti, inquinano falde acquifere, aria e tutto ciò che possono contribuire a distruggere.
Appalti pubblici truccati, scavi illegali nei fiumi e nelle campagne, bonifiche fasulle.
Questo e tanto altro è raccontato nel rapporto Ecomafia in Lombardia di Legambiente, dove si racconta delle 855 infrazioni contestate nel solo anno 2009 che hanno portato a 340 sequestri, 865 denunce e numeri da far paura, come quel 35% del totale delle inchieste su crimini ambientali in Italia che riguardano la sola Lombardia.
Qui infatti, grazie ad un altissimo livello di corruzione, è molto facile utilizzare la Regione come punto di partenza e di arrivo dei traffici, ma soprattutto riciclare il denaro in aziende coinvolte nelle trattative illecite, tanto da comportare un traffico illegale stimato in oltre un miliardo di euro. Numeri che possono sorprendere visto che quando si parla di eco-crimini il pensiero va immediatamente al Sud Italia, dove gli ecomostri e gli abusivismi edilizi stanno diventando quasi la regola, piuttosto che l’eccezione. Ma se si esce per un attimo dal binomio cemento-criminalità, si scopre che gli eco-reati sono diversi, e quelli meno evidenti si concentrano proprio nelle aree più ricche del Paese, come la Lombardia.
Il traffico più eclatante è stato quello dei metalli di scarto. Spiega Enrico Fontana, rappresentante di Legambiente:
una enorme quantità di rottami di auto e rifiuti di ferro pericolosi sono stati raccolti in Campania, pressati e inviati in Lombardia, soprattutto in provincia di Brescia, dove sono stati smaltiti illegalmente nelle discariche o rivenduti ad alcune acciaierie.
Ma andando a scavare sotto il territorio lombardo si possono trovare anche eternit, idrocarburi, catrame, persino sotto le strade, le ferrovie e i parchi giochi. Dimostrazione ulteriore, se mai ce ne fosse bisogno, che non bisogna chiudere gli occhi di fronte a queste attività criminali, bollandole come “guai del Sud”, perché sono sempre state presenti anche nel civilissimo Nord, e sono in aumento, se nessuno le fermerà.
Fonte: [Corriere della Sera]
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