L’ecologia e le pratiche naturali si possono associare ad ogni istante della nostra vita: dall’acquisto di alimenti no OGM e a Km zero, all’uso dei mezzi pubblici o di automobili a basso impatto ambientale, alla scelta di prodotti biologici e di origine vegetale per la pulizia delle nostre case…e perché no, anche alla nascita. Michel Odent, medico chirurgo francese, è famoso in tutto il mondo per il suo metodo della nascita senza violenza, e il suo libro “Ecologia della nascita. Una via antica e nuova al parto naturale” (1989) è sempre un evergreen per chi sta progettando di dare alla luce un bambino.
Erano i primi anni ’70 quando il giovane Michel Odent arrivava a Pithiviers, una graziosa cittadina a pochi km da Parigi e rivoluzionava interamente il reparto maternità con i suoi metodi del tutto naturali. Applicare l’ecologia e le pratiche naturali nel momento del parto significa ridare importanza alla vita e al ruolo della donna, preferire di non intervenire con la medicalizzazione, laddove chiaramente essa non sia necessaria per la salute del bambino e della madre. Un parto medicalizzato è quello che predilige l’uso di medicinali e di interventi chirurgici come il taglio cesareo, la peridurale, l’uso di forcipi e ventose.
Un parto naturale è invece quello che vuole la donna coinvolta in prima persona, libera di scegliere le posizioni in cui dare la vita al proprio cucciolo senza costrizioni di alcun tipo; vuol dire accogliere il bambino in modo sereno e affettuso in un ambiente calmo e rilassato con luci soffuse e silenzio; avere il bimbo subito poggiato sul petto a contatto con la propria pelle; vuol dire evitare ogni tipo di trauma dovuto a profilassi standard e non sempre necessarie. Oggi Michel Odent vive a Londra e continua a insegnare il suo metodo ai giovani per sostenere tutte le donne che scelgono un parto ecologico e non medicalizzato; ma per chi vuole documentarsi il suo libro, uno dei tanti, è tradotto in molte lingue.
[Fonte: M. Odent, “Ecologia della nascita. Una via antica e nuova al parto naturale”. Red edizioni 1989]
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