Sta per essere lanciato sul mercato un prodotto che viene definito “miracoloso” una “benzina verde” per l’organismo…si tratta dell’erba d’orzo che, secondo studi effettuati in USA e in Giappone, dal punto di vista nutrizionale e terapeutico sembra essere il vegetale naturale più ricco in minerali, vitamine, amminoacidi essenziali ed enzimi, tra cui il SOD.
L’enzima SOD è l’antiossidante più potente che esista in natura per contrastare l’invecchiamento delle cellule e dunque contrastare l’azione dei radicali liberi. Per questo, e anche perché ricca in clorofilla e dal potere disintossicante e antibatterico, l’erba d’orzo potrebbe divenire il rimedio naturale più efficace contro una serie di patologie e intossicazioni dovute ad una scorretta alimentazione. Da alcuni studi effettuati in USA e in Giappone, dove l’erba d’orzo è già venduta e con ottimi risultati, è stato dimostrato che la miscela verde da bere assieme all’acqua è in grado di compensare lo scarso apporto di vegetali crudi che noi abitualmente non riusciamo ad ingerire. Inoltre, confermano queste ricerche, al giorno d’oggi sia la frutta sia la verdura in commercio non possiede più le vitamine di un tempo e il modo migliore per assumere anche questi elementi così importanti per la nostra alimentazione e per contrastare l’acidità dello stomaco, l’unico rimedio sarebbe proprio l’erba d’orzo.
La scoperta dell’erba d’orzo risale alla fine degli anni ’70 quando lo scienziato giapponese Yoshihide Hagiwara dopo aver analizzato le proprietà nutrizionali di oltre 200 vegetali, scoprì queste piccole piantine verdi. Per conservare intatte le sue proprietà e per poterla commercializzare, l’erba d’orzo, viene polverizzata con la tecnologia spray dry che la trasforma in un distillato di clorofilla, noto come green magma che va assunta in un bicchiere d’acqua. Oggi la sua coltivazione, praticata soprattutto nelle zone collinari della California con metodi biologici, rende l’erba d’orzo uno dei prodotti naturali più venduti al mondo. Chissà se anche in Italia avrà questo successo?
[Photo Credit | Thinkstock]