Ecofeudo, ecco foto, immagini e bozze del progetto dell’autista di Grillo, Walter Vezzoli, per il grande resort in Costa Rica tutto improntato a criteri di massima ecosostenibilità, dalle energie rinnovabili alle alla permacoltura, dal compostaggio naturale e l’autoproduzione del cibo alle tecniche costruttive a secco con materiali rigorosamente naturali.
Del progetto Ecofeudo di Walter Vezzoli, autista di Beppe Grillo e attivista del Movimento 5 Stelle abbiamo approfondito le moltissime e variegate soluzioni tese alla massima ecosostenibilità. Ecofeudo, il progetto green di Walter Vezzoli, come si sa è stato posto al centro di quello che era stato anticipato come un grande scandalo de L’Espresso, ora considerato poco più di una bolla di sapone dalla maggior parte degli esperti: noi, ancora una volta, lasciamo da parte i discorsi prettamente politici per approfondire le scelte di massima ecosostenibilità su cui il “sogno” di Walter Vezzoli si basa (aspetti su cui la maggior parte della stampa non si è molto soffermata).
Il progetto in sé viene chiaramente e pubblicamente presentato sul sito Ecofeudo.com, allo stesso modo materiale fotografico e di progettazione è liberamente proposto sul web. Nella gallery sottostante vi proponiamo immagini, foto e bozze di Ecofeudo, dove si può osservare la zona di interesse tramite foto satellitare, il paesaggio del Golfo di Papagayo in cui il resort di lusso dovrebbe essere costruito nelle intenzioni dell’ideatore, nonché disegni, planimetrie e sezioni di alcune parti del progetto.
Ecofeudo, lo ricordiamo brevemente, è un progetto per un insieme di abitazioni autosufficienti a livello energetico (energia solare, eolica e idroelettrica) provvisto di mezzi di spostamento puliti (auto elettriche e a idrogeno), votato all’autoproduzione entro i termini dell’agricoltura sostenibile (permacoltura, compostaggio naturale e altro), da costruire con soli materiali naturali, dalla pietra al bamboo passando per l’argilla, estratti localmente senza intaccare l’ecosistema locale e con tecniche che escludono l’utilizzo dei moderni collanti e composti chimici utilizzati per l’edilizia attraverso di tecniche costruttive “a secco”.
Photo credits | Elesdi.com
Fredericka 1 Marzo 2017 il 1:40 am
I’d like to thank you for the efforts you have put in writing this blog.
I’m hoping to see the same high-grade blog posts by you later on as well.
In truth, your creative writing abilities has inspired me to
get my very own website now 😉
My web blog … ig