Ecocidio
Con il termine ecocidio ci si riferisce alla distruzione di uno o più ecosistemi, danneggiati parzialmente o completamente privandoli delle loro caratteristiche naturali, con gravi ripercussioni sull’habitat della flora e della fauna del luogo e conseguenze sulle popolazioni indigene, sull’economia locale basata sullo sfruttamento delle risorse naturali come pesca, agricoltura e caccia. Esattamente, nella definizione fornita da Polly Higgins, avvocato ambientalista da anni impegnato sul fronte internazionale per ottenere il riconoscimento dei disastri ecologici come reato contro la pace da parte dell’ONU, l’ecocidio è
La distruzione, il danneggiamento e la perdita di ecosistema piuttosto estesa di un determinato territorio, provocata da agenti umani o da altre cause, al punto che il godimento pacifico del territorio da parte degli abitanti viene fortemente compromesso.
Ne avevamo già parlato su Ecologiae a proposito dell’inquinamento nel Delta del Niger ad opera della Shell che ha reso invivibili vaste aree, con conseguenze gravissime sulla sussistenza e la salute pubblica delle popolazioni locali. Un ecocidio può anche essere provocato da agenti naturali come tsunami e inondazioni o terremoti devastanti che distruggono interi ecosistemi.
Nel caso di agenti umani, però, ad esempio con quanto avvenuto con la marea nera nel Golfo del Messico lo scorso anno, il riconoscimento del reato di ecocidio andrebbe oltre i normali risarcimenti dei danni a breve termine. La distruzione di un ecosistema è infatti un evento drammatico che ha impatti a lungo termine a livello ecologico, a livello umano, economico e sociale.
Tornando nuovamente all’esempio di quanto accaduto impunemente per decenni nel Delta del Niger, l’impossibilità di usufruire in modo pacifico delle risorse naturali, come era avvezza a fare il 60% della popolazione locale, ha portato allo sviluppo di proteste anche violente ed all’instaurazione di un clima militarizzato per permettere alle compagnie petrolifere di svolgere le loro attività senza ripercussioni come sequestri e boicottaggi. Uccidere un ecosistema, a conti fatti, equivale a sopprimere un clima di pace ecco perché dovrebbe essere punito a livello internazionale molto severamente e nella globalità delle sue conseguenze.
[Fonte: eradicatingecocide.com]