Non ci vuole una crisi finanziaria mondiale per affondare i grandi progetti sulle città sostenibili. Anche prima che la Lehman Brothers fallisse, qualche eco-progetto molto ambizioso delle nuove città è stato sepolto senza tanti complimenti, mentre altri semplicemente sono stati strappati via. Tuttavia, crisi o non crisi, il numero delle eco-iniziative nelle città spuntano recentemente in tutto il mondo e continuano a crescere.
Probabilmente il più alto profilo dell’eco-città, è quello già più volte descritto di Masdar City, già in in costruzione alla periferia di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Alla fine del mese scorso, secondo Architecture and Design, un piano è stato selezionato per il centro città di Masdar. Il piano, progettato dall’australiana Lava, contiene una soluzione interessante per moderare il clima del deserto di Abu Dhabi: gli “ombrelli solari.” Presumibilmente modellati sui girasoli, questi strani dispositivi rimangono aperti durante il giorno per raccogliere l’energia solare e fornire ombra, e si chiudono durante la notte. Masdar sarà un luogo seriamente futuristico. I responsabili di Lava immaginano il seguente elenco di funzionalità verdi:
facciate di edifici che si adattano per compensare o ottimizzare il riverbero solare, materiali per le pareti che rispondono ai cambiamenti della temperatura e contengono l’energia incorporata, stoccaggio sotterraneo, pali della luce interattivi, tecnologia sensibile al calore, giardini pensili per la produzione alimentare, produzione di energia rinnovabile, efficienza dell’acqua e riutilizzo dei rifiuti da alimenti biologici.
Ma forse l’aspetto più innovativo del progetto è all’esterno. Come i progettisti stessi notano, l’aria condizionata del centro commerciale è stata sostituita con il metodo più naturale possibile: il nuovo centro di Masdar sarà una piazza aperta.
Nel frattempo, Foster + Partners, una delle società che stanno progettando Masdar, ha recentemente vinto un concorso per progettare una nuova città per 320.000 persone su due isole a nord-ovest di Seoul. Incheon Free Economic Zone sarà costruita attorno ad una linea di metropolitana leggera, basata sull’agricoltura integrata sui tetti e potrebbe servire come un centro nazionale per l’industria sostenibile.
Ma anche l’Europa fa la sua parte. Amsterdam si trova nel bel mezzo di una trasformazione in una “città intelligente” per l’aggiornamento delle sue infrastrutture, gli investimenti “Smart” nella rete e l’installazione di pannelli solari. In tal modo, la città si aspetta di ridurre le sue emissioni del 40% entro il 2025.
In Danimarca la seconda città più grande del Paese fa ancora meglio, mira ad essere ad emissioni zero entro il 2030. Se il consiglio comunale approverà il piano di Aarhus, la città avrà un ampio volto verde. Le città danesi stanno aprendo la strada in materia di sostenibilità, con Copenaghen, ad esempio, che spera di liberarsi dalle emissioni già dal 2025.
A quando qualche notizia sull’Italia?
Fonte: [Treehugger]
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