Il nuovo anno ha portato delle buone notizie nel campo delle “green-tech“, le nuove tecnologie con un occhio all’ambiente, ma purtroppo anche delle notizie poco piacevoli. Le buone sono che Nokia e Sony Ericsson vanno avanti nel loro impegno sempre maggiore nel tentativo di fornire ai propri clienti dei prodotti sostenibili e dei servizi verdi; e poi c’è da registrare un impegno maggiore che ha riguardato quasi tutti.
Le cattive invece arrivano come al solito dalla Nintendo, che se possibile fa anche peggio rispetto al passato, e da un’indicazione globale che mostra come, a parte le due marche già citate, per il resto il divario con la concorrenza è ancora più marcato rispetto al passato.
La Nokia ormai ha un primato che dura da anni, grazie soprattutto all’eliminazione sempre maggiore delle sostanze tossiche dai suoi prodotti. Il punteggio è buono, 7,3 su 10, ma non ancora ottimale perché sul versante energia deve ancora fare molto.
Appena dietro c’è Sony Ericsson, che raggiunge un punteggio di 6,9, molto più alto del passato grazie alla completa eliminazione delle sostanze tossiche. Si tratta dell’unica azienda in grado di eliminarle tutte e di prendere un punteggio massimo su questo piano. Pecca però per quanto riguarda il riciclo a fine vita dei suoi prodotti, di cui ancora non se ne occupa quasi per niente.
Molto più indietro, con più di un punto e mezzo di distacco, si attestano a pari merito Toshiba e Philips, che vanno bene ma perdono un po’ di terreno rispetto allo scorso anno perché ancora non hanno attuato le politiche di eliminazione delle sostanze tossiche promesse per il 2010.
Appena dietro c’è la Apple, che fa un balzo di un punto e 5 posizioni in quanto, oltre alla politica sulle sostanze tossiche, ha migliorato anche i criteri per la gestione dei rifiuti elettronici. Un grosso salto in avanti lo fa anche la LG che ha promesso delle ottime politiche ambientali, ma non le ha ancora messe in pratica, posticipandole rispetto a quanto annunciato in precedenza.
Stabili Sony e Motorola a metà classifica. Mentre la casa giapponese mantiene gli standard energetici migliori, ancora non si è impegnata abbastanza nell’eliminazione delle sostanze tossiche; stesso discorso per quella americana.
Chi invece fa malissimo è Samsung. L’azienda coreana in passato ha agito molto bene, tanto che lo scorso anno aveva raggiunto il terzo posto in graduatoria. Ed invece quest’anno non ha mantenuto nessuno degli impegni presi sulle sostanze tossiche. Le promesse, seppur disattese, vengono soltanto rinviate, e per questo perde ben 5 posizioni.
A seguire troviamo Panasonic (tutto invariato dallo scorso anno), HP che migliora la sua posizione per gli impegni sulla riduzione dei gas serra, Acer, che migliora per l’impegno ad eliminare i prodotti tossici, Sharp e Dell che crollano per aver disatteso gli impegni.
In fondo alla classifica troviamo Fujitsu che si impegna a fare meglio in futuro, e perciò si stacca dall’ultimo posto; Lenovo che viene penalizzato per aver rimandato i suoi impegni, Microsoft che ancora non si impegna per eliminare le sostanze tossiche dai suoi prodotti, ed infine, come dicevamo, Nintendo che mantiene la sua ultima posizione perché non ha alcuna intenzione di attuare una politica ambientale.
Fonte: [Greenpeace]
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