Eco-field

di Redazione 1

Il termine è stato coniato nel 2004 da Almo Farina. L’eco-field è un paradigma nato per coniugare la semiosi individuale con il concetto di habitat e di nicchia ecologica e per integrare al meglio questi ultimi. Laddove la nicchia ecologica individua il campo di esistenza di ciascun parametro funzionale per l’organismo, l’habitat è rimasto un concetto di difficile modulazione. La nicchia ecologica è costituita dall’iper spazio a più dimensioni (in cui ogni dimensione corrisponde ai valori di un fattore ecologico determinante per la specie) descritto dalla sovrapposizione dei campi di esistenza dei singoli parametri entro i quali è possibile la vita della specie. Per una pianta ad esempio la nicchia sarà data dall’iperspazio descritto dalla sovrappozizione delle dimensioni che competono i limiti minimi e massimi per: gli estremi termici entro i quali la pianta sopravvive, le condizioni edafiche di disponibilità di vari nutrienti e di umidità, l’entità e la durata dell’esposizione alla radiazione solare tollerate dal suo fototemperamento etc…

Poichè ad ogni nicchia compete ad una specializzazione nelle modalità di utilizzazione delle risorse essa ecologica viene anche intesa come il ruolo che una specie ha nell’ecosistema. La nicchia è pertanto un iperspazio matematico dato da un insieme di condizioni verificate contemporaneamente ed un ruolo. L’habitat invece è luogo fisico le cui caratteristiche biotiche e abiotiche possono permettere ad una data specie di vivere e svilupparsi, il luogo fisico dove la specie può trovare rifugio, siti riproduttivi e cibo.

L’ eco-field invece integra i concetti spaziali-fisici di habitat ed astretto-funzionali di nicchia. Esso è definito da Farina come ogni configurazione spaziale dell’habitat portatrice di significato e di utilità per ciò che concerne le funzioni vitali di un organismo. L’insieme di tutti gli eco-field di ciascun individuo vanno a costituire il paesaggio cognitivo, l’Umwelt di quell’individuo. In uno stesso ambiente si possono pertanto sovrapporre habitat diversi, ogni habitat specie-specifico si articola in vari spazi utili al ciclo vitale dell’organismo, peculiari delle varie specie, detti eco-field. Esso è definibile anche come

Lo spazio ecologico dove i tratti fun- zionali, gli assi della nicchia ecologica, intercettano le risorse ricercate proprio per soddisfare quelle funzioni “formalizzate” da questi tratti fun- zionali (Farina 2000, Farina & Belgrano 2004).

La qualità di ciascun eco-field andrà a determinare la qualità dell’habitat. L’insieme di configurazioni spaziali portatrici di significato, ovvero quelle in cui si verifica la disponibilità di qualche fattore ecologico che definisce la nicchia delle specie, costutiscono la parte funzionale ed utilizzabile dell’ habitat.

L’eco-field è utile ai fini pratici perchè consente di verificare sperimentalmente la qualità di ciascuna configurazione spaziale portatrice di significato per quella determinata funzione:  le diverse combinazioni di tali caratteristiche che determinano presenza, spostamento o estinzione di un organismo. Il concetto di eco-field nasce quindi per studiare meglio e con maggior rigore scientifico il fenomeno della frammentazione dell’habitat, riconosciuto come una delle cause più importanti della perdita della biodiversità e più in generale del malfunzionamento dei sistemi ambientali.

[Fonti: http://www3.udg.edu/cgpt/Almo%20Farina/firenze.pdf; the ecofield a new paradigm for landscape ecology]

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