Seconda parte della classifica delle tecnologie che cambieranno il nostro futuro. Come abbiamo visto ieri le posizioni 9 e 10 sono teoricamente buone, ma in pratica hanno difficile attuazione. Soprattutto lo stoccaggio dei gas non è molto affidabile. Nelle prossime due posizioni invece troviamo delle tecniche ancora sperimentali, ma più facilmente applicabili, e sicuramente di maggior utilità.
All’ottavo posto troviamo i batteri. Si è infatti scoperto che lasciando crescere piante e microbi questi sono in grado di ripulire il loro ambiente anche da agenti inquinanti. Finora sono state sperimentate nell’acqua e si è visto che sono in grado di ripulirla anche dall’arsenico. Finora tutti gli esperimenti tentati negli Stati Uniti hanno dato buoni risultati, e si pensa che per quantitativi più grandi di inquinamento basterebbe modificare geneticamente queste piante e il problema sarebbe risolto.
Settimo posto per i giardini pensili. Come quelli dell’antica Babilonia, anche nell’era moderna essi possono essere usati nelle nostre case prima di tutto per una questione termica. Infatti le piante sono isolanti, e non lascerebbero fuoriuscire il calore della casa durante l’inverno, trattenendo il calore d’estate, e lasciando quindi la casa fresca. Inoltre contribuiscono a ridurre l’anidride carbonica che sono in grado di assorbire ed in più emettono ossigeno.