Dopo le vittime in Germania per il batterio Escherichia Coli, già ribattezzato il batterio killer, e il divieto di importazione di frutta e verdura provenienti dalla Spagna e dagli altri Paesi dell’Unione europea in Russia, dilaga in Europa e in Italia la paura per l’epidemia tedesca. Il ministro della salute Fazio rassicura che
Ogni correlazione con l’epidemia tedesca è altamente improbabile.
Ha poi aggiunto
La salute è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata. Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania perché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo.
Il ministro conclude il suo discorso consigliando
ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell’epidemia non sarà stata accertata.
Lunedì prossimo Fazio si riunirà a Lussemburgo con gli altri ministri della Salute dell’Ue per affrontare l’emergenza, la più grave degli ultimi 10 anni, dopo la mucca pazza. Intanto l’allarmismo sale nel nostro Paese. Secondo la Coldiretti il 62% dei cittadini europei è preoccupato per la contaminazione dal E.coli, in Italia questa percentuale sale al 79%. Nel frattempo in Germania il numero di nuove infezioni comincia a stabilizzarsi, informa il presidente della Società tedesca di sofrologia, Reinhard Brunkhorst, responsabile dell’Ospedale universitario di Hannover, dove si sono registrati i decessi. Allarmismo a parte, non ci sono rischi concreti per il nostro Paese, anche perché la frutta e la verdura che acquistiamo nei nostri supermercati sono nella maggior parte dei casi prodotti in Italia.
Batterio killer fa strage dei consumi di frutta e verdura
Cetrioli, non c’è rischio per l’Italia
[Fonte: Il Corriere della Sera]
bombagli rossana 5 Giugno 2011 il 5:27 pm
E. coli trovato SU salame di cervo italiano o NEL salame? C’è una certa differenza… Se è SUL salame vuol dire che chi l’ TOCCATO non si è lavato le manine dopo i bisognini…A quanto pare gli alimenti italiani sono sicuri… E ALLORA PERCHE’ CI PROPINANO CARNE TEDESCA, LATTE OLANDESE, POMODORI CINESI, E CHISSA’ QUANTE ALTRE SCHIFEZZE!!! mA CI CONVIENE COSì TANTO IL MERCATO EUROPEO’
Paola Pagliaro 5 Giugno 2011 il 5:44 pm
comprare locale è la soluzione, le norme di igiene poi dovrebbero travalicare i confini nazionali, si spera…