Dopo aver tanto parlato di case intelligenti, ora l’attività si sta allargando alle città. Il primo obiettivo per avere una città intelligente è la gestione dell’energia, dell’acqua e del trasporto, in modo che le aree urbane diventino il più efficiente possibile, riducendo le emissioni di carbonio, i rifiuti, l’inquinamento e la congestione.
Ecco perché è una notizia entusiasmante vedere diverse città che hanno avviato questo progetto. IBM sta creando uno Smarter Cities Technology Center a Dublino, in Irlanda, per migliorare tutti gli aspetti prima esposti. La città di Erding, in Germania, ha istituito un programma pilota per gestire tutto ciò simultaneamente.
Il progetto IBM non serve solo per far diventare Dublino la prima capitale intelligente, ma ha intenzione di essere un punto di riferimento per le città di tutto il mondo per capire e connettere i loro sistemi operativi. Il centro ha già creato 200 nuovi posti di lavoro per ricerca, sviluppo e commercializzazione di nuovi metodi per rendere i sistemi della città di Dublino meglio connessi, sostenibili e intelligenti.
Non è solo l’Irlanda a prestare attenzione a questo progetto. In Germania, la GE sta facendo passi in avanti sui sistemi interconnessi in un programma pilota nuovo. La città “pilota” ha 33.000 abitanti, ed è solo una delle molte città che stanno iniziando ad assumere una partecipazione a programmi di utilità con multi-carburante comunitario, acqua, teleriscaldamento, trasporti e comunicazioni.
Walter Huber, direttore generale di ASM Erding, ha dichiarato:
Stiamo sviluppando un quadro completo della nostra energia e utilizzo delle risorse per aiutarci a diventare più efficienti fornitori e consumatori di energia. Quello che abbiamo imparato ci aiuterà a formulare concreti, efficaci e tempestivi programmi per ridurre la nostra impronta di carbonio senza sacrificare lo stile di vita.
GE ha installato i contatori intelligenti che sono connessi ad un ufficio centrale, che servono per fornire dati per ottimizzare l’efficienza d’uso e la minimizzazione degli sprechi. Queste informazioni servono anche per creare un quadro più completo del consumo delle risorse e le conseguenze sul carbonio.
Fonte: [Treehugger]
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