Il decreto sull’ambiente è stato approvato nel tardo pomeriggio di ieri in Senato, con 211 sì, 32 astenuti e 29 no. Nel decreto convertito in legge prima della sua scadenza (26 marzo) vi sono importanti misure per la gestione dei rifiuti in Campania, anche se ora l’emergenza rifiuti si è spostata su Roma; e sulla commercializzazione degli shopper biodegradabili. Nonostante le critiche per le modifiche apportate dalla Camera, i gruppi parlamentari sono soddisfatti del Dl ambiente, così come Stefano Ciafani di Legambiente che ha dichiarato
Finalmente il Senato ha dato l’approvazione definitiva al Dl Ambiente. L’unico e inequivocabile parametro di riferimento per la commercializzazione dei sacchetti sarà la norma della Ue 13432 del 2002 e dal momento della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, tutti i prodotti non conformi dovranno essere banditi e passibili di sequestro.
Non soddisfatti invece i rappresentanti della Campania sulle novità apportate sullo smaltimento dei rifiuti partenopei visto che ora la Campania potrà trasportare parte dei suoi rifiuti in altre regioni “in conformità al principio di leale collaborazione, mediante intesa tra la regione Campania e la singola regione interessata”. Un provvedimento che di fatto ostacola ulteriormente la gestione e lo smaltimento dei rifiuti: prima non era necessario il visto delle Regioni, ora esse devono decidere invece se accettare o no i rifiuti campani; come ha spiegato il Regione Campania Stefano Caldoro
Questa parte del dl Ambiente va cambiata e sono convinto che governo e parlamento lo faranno rapidamente. Non c’erano i tempi per cambiare, perchè ogni modifica avrebbe significato la decadenza del decreto, ma la modifica apportata in commissione è insensata perchè lascia i territori da soli nella gestione delle emergenze.
Con l’approvazione del Dl ambiente verranno definite le norme di vendita e commercializzazione degli shopper biodegradabili. Questa una vittoria per l’ecologia, secondo Ciafani
Questo voto mette fine alle sciocche mistificazioni messe in atto da chi, come alcuni pseudo ambientalisti, tentava di svilire una norma fondamentale per liberare il nostro paese dall’invasione delle buste di plastica. L’approvazione di questa norma sostenuta anche dall’Ordine del giorno presentato dai senatori Ferrante e Fluttero, può offrire un futuro possibile a alcune aree industriali del nostro Paese in evidente declino. D’altra parte, anche la posizione recentemente espressa da un soggetto non certo di parte, come Plastics-Europe di Federchimica, che riconosce la norma EN 13432 come unico disciplinare valido, conferma la giusta direzione da intraprendere per uno sviluppo moderno e innovativo del paese.
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Lashawnda 1 Marzo 2017 il 3:01 am
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