Una recente indagine, paradossale, sulle scelte di arredamento degli italiani afferma che l’ecodesign e l’acquisto di mobili ottenuti con lavorazione a basso consumo e rispetto dei criteri di sostenibilità è in crescita. Nonostante gli stessi intervistati ammettono di non essere interessati alla riduzione dei consumi domestici, segnaliamo tuttavia una soluzione per la raccolta dei rifiuti domestici interessante per la sua efficienza e funzionalità: il dissipatore alimentare.
Per ottimizzare e smaltire i rifiuti domestici il gruppo Uida-DRA Anima di Confindustria (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccania Varia ed Affine), ha ideato il dissipatore per rifiuti alimentari, un elettrodomestico che va installato direttamente sotto il lavello della cucina, sia delle abitazioni private sia delle strutture per la ristorazione e per l’industria per eliminare i rifiuti alimentari. Il dissipatore, o tritarifiuti, serve per dissipare o sminuzzare, i rifiuti organici che finiscono nei lavelli della cucina, facilitando il loro smaltimento e le operazioni di recupero per la produzione di energia. Gli scarti alimentari, così ridotti e frantumati, vengono convogliati nella rete fognaria facilitando il loro smaltimento ed evitando che finiscano in discarica. Dei dischi metallici e non delle lame, girando spingono gli scarti alimentari contro le pareti del lavello, favorendo la triturazione dei rifiuti. Il dissipatore, una realtà in America e in gran parte degli Stati del Nord Europa, per ora è stato testato in Italia nei territori di Lucca, Monghidoro, Biella, Padova e Chieri (Torino). Come spiega il presidente Uida-DRA Giuliana Ferrofino
La tecnologia del dissipatore è ampiamente diffusa negli Stati Uniti e nei paesi di cultura anglosassone sin dal 1930 mentre in Italia è tuttora poco presente rispetto alla sua grande potenzialità. Tra le recenti case history di rilievo è bene citare quella della città di Stoccolma, che supporta la diffusione della tecnologia dei dissipatori allo scopo di incrementare la produzione di biogas, innalzare ancora di più la qualità della vita dei propri cittadini, migliorare la gestione del trattamento dei rifiuti e, al contempo, ridurre i costi di smaltimento e la CO2 immessa in atmosfera.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla conferenza stampa prevista per venerdì 14 giugno 2012 alle ore 10.30 presso la sede di Federazione Anima, in via Scarsellini 13, M3 Affori Centro, Milano.
[Fonte: Anima]
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