Celle a combustibile microfluide potrebbero fornire l’energia necessaria per fornire potenza continua ai sensori remoti, come quelli dei telefoni cellulari e dei computer portatili, secondo uno studente dell’Università di Southampton che si laurerà domani, 17 luglio. Nella sua geniale tesi di laurea, Daniel Spencer ha parlato del problema dei microfluidi, un controllo preciso e una manipolazione di liquidi che sono geometricamente limitati in una piccola scala, in genere sotto il millimetro.
Come parte del suo progetto dell’ultimo anno al corso di Ingegneria Elettronica presso la scuola universitaria dell’Elettronica ed Informatica di Southampton, Spencer ha condotto una revisione della letteratura per esaminare come i dispositivi di raccolta o di stoccaggio dell’energia, indicando che possono essere modificati in modo da essere utilizzabili dagli apparecchi elettronici portatili.
Al momento la raccolta di energia non può fornire la potenza continua necessaria, nè l’energia può essere conservata. Spiega Daniel:
Questo avviene di solito sottoforma di batterie che forniscono energia elettrica a richiesta. Tuttavia, siccome i dispositivi portatili diventano più potenti, una maggiore capacità di immagazzinamento e di soluzioni per l’energia sono obbligatori.
Secondo Daniel, le cellule microfluide offrono una soluzione a questo problema, utilizzando il legame chimico dell’energia con l’immagazzinatore dei combustibili ad alto potere calorifico, come il metanolo. Una cella a combustibile è in grado di convertire l’energia chimica di un combustibile in energia elettrica. Il dispositivo più semplice, una membrana elettrolitica polimerica (PEM) di celle a combustibile utilizza la reazione elettrochimica tra combustibile e ossidante per generare una corrente elettrica.
Dalla sua ricerca è emerso che è necessario un ulteriore lavoro per l’integrazione delle celle a combustibile in un sistema completo. Per questo lo studente ha in programma di sviluppare ulteriormente la sua ricerca. Nel frattempo, la Sharp Corporation sta attualmente impiegando un sistema a celle di combustibile diretto alimentato a metanolo simile a quello progettato da Daniel Spencer, ma i tempi per vedere la sua applicazione in commercio ancora non si conoscono.
Fonte: [Sciencedaily]