Disneyland di certo non è il luogo più ecologico della terra, ma entro 3-5 anni la società che lo controlla prevede di minimizzare l’impronta ambientale di Topolino, riducendo le emissioni di metà, riducendo il consumo di elettricità del 10% e dimezzando l’immondizia entro il 2013.
L’obiettivo a lungo termine, secondo la relazione della Walt Disney Company sulla nuova responsabilità del piano ambientale, è quello di arrivare a zero rifiuti ed emissioni. Forse gli azionisti, in occasione della recente riunione annuale, sono stati invogliati dall’impatto finanziario che la riduzione dei costi energetici potrà avere sui loro ricavi.
Plaudiamo Disney per la sua leadership nell’adottare questi obiettivi, in particolare per la sfida in tempo di crisi dell’economia globale
ha affermato Peter Seligmann, presidente della Conservation International, che ha offerto consulenza sullo sviluppo delle nuove strategie di sostenibilità. Anche se un “consiglio ambientale” dei dirigenti è in vigore da due anni, finalmente queste iniziative prevederanno di attuare l’impegno annunciato e mai messo in pratica nelle opere.
Il direttore esecutivo degli affari ambientali della Disney, Beth Stevens, parla dell’impegno della società in questi termini:
In tutte le nostre imprese, stiamo facendo le cose in grande con un approccio di buon senso. Ci sono gruppi di lavoro che analizzano la situazione e stanno cercando di trarre vantaggio dalle nuove tecnologie. Siamo alla ricerca in programmi di riciclaggio, conservazione dell’acqua e di sistemi energetici efficienti di raffreddamento. In tutte le nostre flotte di veicoli, stiamo guardando a carburanti alternativi.
Green Team sovrintenderà i settori come il lavoro, eventi, viaggi e cene per l’attuazione di una norma destinata a raggiungere obiettivi a medio termine, come indicato nella relazione. Alcune azioni specifiche già adottate comprendono un programma ispirato al film d’animazione Wall-E, che prevede l’incremento dei lavoratori del 18% in un anno, per la bonifica delle acque del paesaggio, un 80% per il riutilizzo degli scarti del legn, l’avvio del Disneynature, un documentario sull’impatto ecologico dell’iniziativa, ed una collaborazione con il Fondo Gorilla Dian Fossey.
I parchi a tema Disney, resort e navi da crociera, in base alle cifre interne, rappresentano il 91% del totale della zona di Orlando, con emissioni di gas serra attraverso caldaie, generatori, sistemi di refrigerazione, nave da crociera a più motori. Il 73% del totale dei macchinari Disney sono elettrici. Ad esempio, due navi da crociera nel 2006 hanno generato circa 270.000 tonnellate di biossido di carbonio, l’equivalente del 48% delle emissioni annuali dell’intero parco. Senza parlare del valore a sei cifre di energia consumata o rifiuti generati. Come si può vedere da questi dati, basta soltanto un po’ di attenzione ed un po’ di impegno per riuscire ad abbattere drasticamente le proprie emissioni. E se lo può fare un colosso come Disney, lo può fare chiunque.
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