La gestione dei rifiuti in Italia è insostenibile. Per questo ora rischiamo oltre 100 milioni di euro di multa da parte dell’Unione Europea. Una multa che dovrebbero pagare quelle decine di amministratori locali e soprattutto nazionali che per anni hanno limitato la progressione della raccolta differenziata o di altre forme di smaltimento ed hanno invece preferito buttare tutto in discarica. L’Italia si conferma così, non solo per il problema rifiuti, la maglia nera dell’Europa.
Siamo recordman (o per meglio dire “recordcountry”) per quanto riguarda le procedure d’infrazione, ben 98, di cui un terzo soltanto per quanto riguarda i temi ambientali. Lo ha spiegato il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi che spiega come, a causa delle discariche abusive, dei mancati controlli e per altri problemi che l’Europa ci contesta, si attende da un giorno all’altro una multa da 61,5 milioni di euro per inadempimento ed un’altra da 46 milioni di euro per mancati controlli. Insomma, veniamo puniti due volte, la prima perché in molti casi non si seguono le regole, la seconda perché, una volta che l’UE ci fa notare l’infrazione, non facciamo niente per risolverla.
L’esecutivo spesso ritarda le attuazioni, mentre il Parlamento ritarda il recepimento delle direttive. Le attuali infrazioni riguardano per lo più il settore ambiente: sono 31 delle quali 28 ricadono sotto la competenza specifica del ministro. Le difficoltà di adempimento chiamano in causa anche regioni ed enti locali
spiega Moavero Milanesi, che punta il dito contro i ministeri dell’ambiente, della salute, del lavoro, dell’economia, dello sviluppo e dei trasporti. E l’assurdità in tutta questa vicenda è che potremmo benissimo evitare queste sanzioni che non fanno altro che peggiorare la situazione ambientale e monetaria del nostro Paese, ma purtroppo la lentezza della burocrazia italiana rallenta ogni tentativo di miglioramento di questo Paese, facendoci risultare sempre gli ultimi della classe.
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