Dopo le proteste e i sit-in della popolazione sull’apertura della nuova discarica di Falcognana, sull’Ardeatina, interviene la Procura per indagare sulla società Ecofer a cui verrà dato in gestione il sito, a cui fa capo l’intervento parallelo della Guardia di Finanza, voluto dal prefetto Pecoraro. Le indagini sono state promosse dai comitati cittadini dopo aver fatto ricorso al Tar e alla Corte dei Conti. La procura è interpellata per fare chiarezza sulle reali competenze dell’Ecofer, a partire dalle procudure seguite per l’individuazione della società, le autorizzazioni rilasciate per la gestione della discarica che accoglierà i rifiuti della Capitale.
Maggiore chiarezza e trasparenza. Questo chiedono i residenti che abitano sull’Ardeatina nei pressi di Falcognana, dove verrà aperta la discarica di Roma all’indomani della chiusura di Malagrotta. Come spiegano i cittadini del Municipio IX, di cui ricordiamo le proteste e le manifestazioni pacifiche contro l’apertura del sito, vogliono chiedere alla procura
di indagare se siano state predisposte le necessarie verifiche a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e, come già chiesto ai magistrati contabili, di evidenziare potenziali sprechi nell’operazione Falcognana.
Inoltre, prosegue l’avvocato Carla Canale, del Coordinamento “No discarica e inceneritori Municipio IX”
Chiediamo che vengano fatti accertamenti sulle autorizzazioni rilasciate negli anni dalla Regione, documenti che sarebbero stati firmati sempre dagli stessi dirigenti, a favore dell’Ecofer e sull’affidamento diretto della gestione del sito senza un bando di gara.
Si vorrebbero i nomi dei firmatari delle fiduciarie che sono in possesso delle quote di Ecofer e Aria S.r.l. La paura dei cittadini è che la discarica non sarà momentanea come è stato detto, e che i rifiuti non saranno inodori, come raccomandato dalle istituzioni. Non c’è fiducia perché non si è proceduto con una gara a evidenza pubblica per la scelta della società Ecofer e perché si temono gli inciuci noti a tutti per la discarica di Malagrotta.
[Fonte: La Repubblica]
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