Il problema della deforestazione globale non riguarda tanto il taglio degli alberi autorizzati, ma più che altro quelli clandestini, effettuati da aziende che senza licenza tagliano legna e la rivendono sul mercato nero. Si tratta di una piaga che riguarda per la maggior parte la foresta Amazzonica, ma è diffusa ovunque, anche in Africa.
Qui però c’è un Paese, il Ghana, che sta tentando di avvicinarsi al modello di civiltà europeo, e quindi cerca di fermare, tra le tante problematiche, quella del disboscamento selvaggio. Per evitare che dei mercanti senza scrupoli si improvvisino taglialegna, il governo ghanese ha stretto un accordo con l’Helveta, società britannica che si occupa di tracciabilità dei prodotti alimentari, per “marchiare” tutti i suoi alberi con una sorta di codice a barre.
Questo sistema permetterà non solo ai Governi e alle aziende, ma anche alle Ong e alle Comunità locali, di controllare eventuali irregolarità
ha spiegato Fredua Agyeman, direttore tecnico per il settore delle foreste al ministero dell’Ambiente. Chissò che adesso le licenze non saranno rispettate e si ritorni a comportarsi in maniera civile.
Fonte: [Corriere della Sera]
ivan 4 Agosto 2009 il 9:51 pm
in ogni caso e bene ricordare che l’equilibrio ecologico e garantito dalla presenza e attivita’ delle popolaziono indigene..se rispettiamo i diritti umani dei popoli indigeni tutti noi abbiamo la possibilita’ di vivere in questo mondo un abbraccio a tutti ivan di maddalena