La scorsa settimana vi riferivamo dell’ennesimo incidente petrolifero accaduto in America. Oggi, con gran fatica, arrivano le prime immagini. Tutto è cominciato verso la fine del mese scorso quando un oleodotto della Exxon Mobil, la più grande compagnia petrolifera mondiale, già responsabile di diversi disastri, in particolare in Africa, venne distrutto dall’impatto con un treno deragliato al confine con il Canada. Da allora sono stati dispersi qualcosa come 300 mila litri di petrolio che sono andati a contaminare l’ambiente tutto intorno, le falde acquifere e probabilmente anche il vicino lago Conway. Stranamente, nonostante la gravità della situazione, nessuno dei media, nemmeno nella liberissima America, ha riportato la notizia.
In rete infatti si è diffusa soltanto grazie ai blog come il nostro, e grazie agli sforzi di normali cittadini e associazioni ambientaliste che le autorità non riescono in alcun modo a zittire. La cosa strana è che nessuna tv o giornale statunitense è arrivato nella cittadina di Mayflower per scattare qualche foto, e dalle nostre informazioni pare che persino il cielo sopra la città sia stato dichiarato no fly-zone, ovvero proibito a qualsiasi sorvolo, proprio per evitare riprese dagli elicotteri.
Insomma, la situazione sempre più grave ci può essere svelata solo in un modo: con le immagini amatoriali. Un gruppo di ragazzi così si è infiltrato nell’area inondata di oro nero, ed ha ripreso i lavori di ripristino. Nonostante i grandi mezzi a disposizione della compagnia, pare che si stia cercando di ripulire l’area…con dei tovaglioli. Fogli di carta assorbente infatti vengono sparsi per tutto il territorio e, una volta riempiti di petrolio, vengono gettati in un apposito bidone dove presumibilmente in un secondo momento il petrolio verrà recuperato.
I volontari hanno messo i video su YouTube che vi proponiamo sotto, sono decisamente spaventosi. Un’intera foresta trasformata in un lago nero è degna dei migliori film horror. E che dire della mano immersa nel liquido che esce completamente nera? Se ci finisse un animale è facile immaginare cosa accadrebbe. Tutto questo grazie alla Exxon che secondo molti non pagherà i danni.
Secondo quanto spiega Motherboard infatti, l’oleodotto non trasportava petrolio ma sabbie bituminose. Secondo la legge americana, vecchia di più di trent’anni, le compagnie petrolifere devono pagare per la dispersione del petrolio liquido 8 centesimi a barile disperso. Trattandosi di bitume (da cui poi si produce petrolio), questa eventualità non era prevista nel codice americano degli anni ’80, e quindi questo piccolo particolare farà risparmiare alla Exxon milioni e milioni di dollari. Grazie Exxon.