Mentre la tensione per la crisi in Ucraina resta altissima, molti si chiedono quale sia l’entità della dipendenza energetica europea dalla Russia. Vediamo quindi le percentuali di dipendenza dell’UE e dell’Italia più nello specifico dal gas e dal petrolio russo.
La dipendenza energetica europea dalla Russia sta giocando un ruolo, secondo molti analisti, nella gestione della crisi in Ucraina e in particolare nel comportamento dell’UE nei confronti della Russia. Ma quanto dipendiamo, in termini di gas e petrolio, da Putin?
Partendo dal petrolio, non tutti sanno che la Russia è il primo produttore mondiale e il secondo esportatore dopo l’Arabia Saudita. Per quanto riguarda il petrolio la dipendenza energetica italiana dalla Russia si è fatta più accentuata da quando è venuto meno il grande apporto di petrolio da parte della Libia, che forniva prima della rivoluzione quasi un quarto delle nostre importazioni petrolifere. Nel 2013 la Russia è diventata il nostro principale fornitore di petrolio apportando il 19,2% del totale delle nostre importazioni petrolifere.
Ma la dipendenza energetica europea dalla Russia si fa ancor più impressionante se si va a considerare le forniture di gas: secondo alcuni dati dell’International Energy Agency riferiti al 2012, infatti, vi sono paesi come la Turchia, la Slovacchia e l’Estonia che dipendono per la metà, o quasi, dal gas russo, particolarmente elevata è anche la dipendenza energetica di Ungheria (circa un terzo), Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, Lussemburgo, Italia e Germania, con quote non irrilevanti di fornitura anche per Francia, Olanda, Slovenia.
Scaroni dell’Eni ha di recente dichiarato che a oggi il gas russo rappresenta quasi il 30% del consumo europeo. Circa il 15% del gas che dalla Russia viene portato in Europa, inoltre, passa per l’Ucraina, pertanto un rincaro della Russia nei confronti del vicino comporterebbe enormi problemi per l’Ucraina e rincari per il resto d’Europa.
Risulta pertanto evidente che la dipendenza energetica europea dalla Russia è enorme e che lo stato di Vladimir Putin può effettivamente, a volontà, manipolare con grande veemenza il prezzo dell’energia e il suo stesso approvvigionamento da parte di molti stati europei, oltre che, naturalmente, dell’Ucraina.
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