I casi contaminazione da diossina, in Germania, rilevati prima sulle uova, ed ora a quanto pare anche sulla carne di maiale, stanno contribuendo nuovamente a far scattare una vera e propria emergenza, in materia di sicurezza alimentare, su scala continentale. E visto che il mercato è globalizzato, e visto che ogni Paese europeo importa ed esporta materie prime alimentari e prodotti lavorati di ogni tipo, l’unica “arma” a disposizione è quella dell’obbligo di etichettatura su tutti i prodotti agro-alimentari.
Al riguardo in Italia giunge quale risposta concreta a questa emergenza l’attesa relativa all’approvazione, prevista per il prossimo 18 gennaio 2011, del disegno di legge sull’etichettatura presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Questo è quanto mette in risalto la Coldiretti, ed in particolare il suo Presidente, Sergio Marini, nel sottolineare come il DDL etichettatura si avvii alla sua approvazione a fronte, invece, di una preoccupante inerzia in sede comunitaria; in sede UE, infatti, togliendo l’Italia e qualche altro Paese europeo, è stata espressa contrarietà all’etichettatura obbligatoria europea indicante l’origine degli alimenti.
Per il Presidente Marini quando c’è in gioco la salute e la sicurezza, occorre che i consumatori, i cittadini e le forze sociali facciano squadra per far vincere la legge e sconfiggere le lobby. E per quel che riguarda la carne di maiale, l’Organizzazione degli agricoltori ha fatto presente come il nostro Paese sia un importante importatore del prodotto dalla Germania; gli ultimi dati al riguardo parlano di 220 milioni di chili importanti nel periodo gennaio-settembre 2010 con un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La Coldiretti, quindi, ricorda come si possano acquistare prosciutti 100% made in Italy rivolgendosi sul territorio italiano direttamente agli allevatori, così come i prodotti genuini di casa nostra possono essere individuati dal “DOP”, il marchio comunitario; ma c’è anche il marchio dei prosciutti più noti e più di qualità del nostro Paese come quelli del Consorzio di Tutela che spaziano dal Prosciutto di Parma a quello di San Daniele.