Fa sempre piacere vedere una città che pensa alla salute dei propri cittadini, e comincia a buttare giù i primi progetti di città ecologica. Peccato che questi provengano quasi sempre dagli Stati Uniti. Essi in ogni modo rappresentano un buon esempio, che si spera anche le città europee (ed italiane) possano seguire. Un giornale di Detroit ha esposto i piani dello Stato del Michigan per installare una linea ferroviaria magnetica in acciaio inox, in cui il treno va ad oltre 320 km/h, altro che alta velocità, alimentata ad energia solare. Il prototipo richiede una pista sopraelevata che va da Detroit a Lansing nel Michigan.
I dettagli del progetto comprendono navette costruite per essere alimentate ad energia solare e idrogeno. Gli sviluppatori hanno proposto che le piste servano anche come condotti per le linee in fibra ottica e di altri servizi di pubblica utilità. Il prototipo proposto non avrebbe utilizzato in questo modo il denaro pubblico. Il costo di due linee si aggirerebbe intorno ai 2,3 miliardi di dollari.
Secondo il progetto, una stazione sarà situata in ogni interscambio autostradale, in modo da promuovere la mobilità diffusa, per i pendolari delle piccole città e paesi. Così si legge sul free press che ha dato la notizia:
I treni magnetici sono già utilizzati in altri paesi, ma questi usano l’elettricità classica, il nostro progetto invece prevede energia solare con pile a idrogeno.
Passando agli aspetti tecnici, la novità è rappresentata dalla scelta delle batterie ad idrogeno. Tali batterie non saranno poste su ogni treno, ma saranno disposte lungo tutta la ferrovia, in maniera tale da fornire elettricità al veicolo tra un check poit ed un altro. In questo modo ci sarà maggiore sicurezza dell’impianto, il mezzo sarà meno pesante e meno costoso, e la sua manutenzione sarà più semplice.
In uno Stato come il Michigan progettare tale opera richiede molto coraggio, dato che ci sono alcuni mesi in cui il sole proprio non si vede, ma qui da noi sarebbe considerata sempre perfettamente funzionante, visto che abbiamo il sole tutto l’anno. Le conseguenze di tale opera sarebbero diminuzione dell’inquinamento delle automobili, maggiore mobilità delle persone, un mezzo di locomozione a consumi zero. Cosa ci vieta di approvarlo anche in Italia? Ah si, le solite cose: politica vecchia, nucleare, ma soprattutto, completa ignoranza della classe dirigente verso queste nuove tecnologie.