E’ approdato oggi al Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sviluppo voluto da Mario Monti per tentare di tagliare la spesa e rilanciare la crescita. Come facciamo sempre quando si tratta di questi argomenti, ci soffermiamo esclusivamente sugli aspetti che riguardano le tematiche ambientali, rimandando ad altri siti come Politicalive i dettagli di tale decreto. Cominciamo con il dare una buona notizia: il taglio susseguente alla spending review (la revisione delle spese) non riguarderà aspetti ambientali che, anzi, verranno incrementati.
Secondo il testo, che potrebbe essere modificato in seguito, lo sconto Irpef per le ristrutturazioni, quello che aiuta i proprietari di case a migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni e a compiere altre azioni simili, passerebbe dal 36 al 50%, con il tetto della spesa su cui effettuare la detrazione che aumenta del doppio, passando da 48 mila a 96 mila euro fino al 30 giugno del 2013. Totale stanziato: 600 milioni.
Per quanto riguarda nello specifico degli interventi sul risparmio energetico, anche questi rientrano nella voce precedente, e dunque il bonus, che prima era del 55%, scende al 50%. Certo, è un piccolo taglio, ma è impercettibile ed è sicuramente meglio di quanto si rischiava potesse essere, visto che prima di cedere il passo a Monti, Berlusconi minacciò di eliminarlo del tutto.
Un altro aspetto da sottolineare riguarda le infrastrutture energetiche. In caso di iter troppo lungo o di controversie nella costruzione di un impianto tra privati e amministrazioni locali, è stata inserita una norma che di fatto consente al Governo di decidere per tutti. Anche se può sembrare piuttosto impositiva, questa norma, almeno sulla carta, potrebbe velocizzare la realizzazione di impianti elettrici che a volte sono ostacolati dalla burocrazia italiana. Dopo aver passato il vaglio del Consiglio dei Ministri poi il decreto dovrà essere riconvertito in legge in un secondo momento, dunque non possiamo essere certi che questo sarà il testo definitivo. Speriamo solo non sia stravolto.
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