Per l’approvazione del quarto Conto Energia bisogna fare presto, prestissimo, al fine di poter garantire certezze e stabilità per gli investimenti, in Italia, e per tutta la filiera del fotovoltaico. A pensarla così è anche l’operatore Enerpoint che, per voce del suo Presidente e Amministratore Delegato, Paolo Rocco Viscontini, apprezza comunque le ultime migliorie che sono state apportate al Decreto in accordo con le ultimissime indiscrezioni di stampa.
In particolare, la filiera ha bisogno di un periodo transitorio tale che gli impianti prossimi al completamento possano beneficiare della tariffa incentivante allineata a quella attesa nel momento in cui l’investimento è stato effettuato. Altrimenti ogni altra forma di accesso alle incentivazioni, attraverso tetti e graduatorie, ha sottolineato l’Ad Viscontini, “porterebbe a ritardi insostenibili per chi ha le realizzazioni in corso“.
Intanto buona parte delle Regioni italiane proseguono, proprio in materia di quarto Conto Energia, nel mantenere una posizione di netto dissenso nei confronti delle decisioni prese dall’attuale Governo in carica. E’ il caso della Regione Toscana, che sul quarto Conto Energia chiede al Governo di ripensarci; al riguardo Anna Rita Bramerini, Assessore all’ambiente ed all’energia della Regione Toscana, pur riconoscendo che qualche passo in avanti è stato fatto, mette in evidenza come sullo schema governativo degli incentivi ancora non ci siamo.
Ancor più dura e netta è la posizione della Cgil che, dopo la bocciatura delle Regioni, ha apertamente chiesto al Governo di ritirare il Decreto e di riattivare il dialogo con le parti sociali e con le imprese. In particolare, secondo quanto dichiarato da Antonio Filippi, responsabile Energia del più grande Sindacato italiano dei lavoratori, il Governo deve fare un passo indietro al fine di poter poi andare a ripresentare una normativa che, così come tra l’altro ci chiede l’Europa, promuova realmente in Italia la produzione di energia da fonti rinnovabili.
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