Sugli incentivi alle rinnovabili e sul percorso di riforma avviato dal nuovo decreto legge è intervenuto nei giorni scorsi il presidente di Assoelettrica Giuliano Zuccoli, in vista di un’audizione sul provvedimento alla Camera dei Deputati.
Zuccoli si è detto convinto del raggiungimento degli obiettivi previsti al 2020 proprio in virtù del rischio scongiurato dal DL, ovvero evitare quello che definisce un assalto alla diligenza degli incentivi.
I conti tra richieste di realizzazione di impianti rinnovabili (per un ammontare di 150 MW) ed il picco di domanda totale in Italia (54 MW) sono attualmente eccessivamente sbilanciati per non intervenire creando un sistema razionale di incentivi, come ci spiega lo stesso Zuccoli:
Non è pensabile che siano incentivati investimenti che alla fine fanno ulteriormente aumentare i costi dell’energia che da noi sono già alti.
In un mondo ideale preferiremmo un sistema che non ha bisogno di incentivi ma nel mondo reale non è così e quindi serve un meccanismo di incentivi mirato al rispetto dei vincoli europei (una quota del 17% di fonte primarie rinnovabili al 2020) altrimenti gli investitori privati non si muoverebbero a causa del rischio regolatorio e non avendo certezza del ritorno degli investimenti.
Zuccoli è intervenuto anche in merito ai certificati verdi, giudicandone non più sostenibile l’obbligo di acquisto, malgrado si confermi prioritario scongiurare
una così marcata riduzione del prezzo di ritiro dei certificati verdi, anche in considerazione dei già elevati risparmi conseguibili con la riduzione della quota d’obbligo.
Assoelettrica, proprio in merito alle quote d’obbligo, avanza la proposta di farne slittare l’annullamento dal 2015 al 2016. La pianificazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili, inoltre, dovrebbe, per l’associazione, avvenire a livello non più locale bensì nazionale.
Tra le altre criticità individuate al decreto spicca la tempististica di approvazione dei decreti attuativi prevista per fine 2011, che
espone a un elevato rischio tutti quei progetti in una fase preliminare di sviluppo.
Per Assoelettrica, l’emanazione dovrebbe avvenire in tempi più brevi, per la precisione nei prossimi tre mesi.