E’ fissato per mercoledì 23 marzo 2011, a Roma, un incontro tra il Governo e le Regioni in merito al Decreto sulle fonti rinnovabili approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. All’incontro sarà presente anche Enrico Rossi, il Presidente della Regione Toscana che, in particolare, ha sottolineato come in rappresentanza dell’Amministrazione regionale si recherà nella Capitale per chiedere al Governo di cambiare quello che è stato definito, sulle fonti rinnovabili, come un “decreto-catastrofe“.
Secondo il Presidente Rossi serve un’azione comune che vada a coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche le forze sociali ed economiche a difesa di un settore come quello delle rinnovabili che per il nostro Paese è strategico. Le rinnovabili, in particolare, devono rimanere in Italia un’occasione di occupazione e di sviluppo alla quale non si può rinunciare. E rispetto al Decreto approvato, il Presidente Rossi ha posto l’accento sul fatto che per il settore “negli altri paesi d’Europa sono state prese misure più equilibrate, sostenibili e non punitive“.
D’altronde proprio nei giorni scorsi il Presidente della Regione Toscana, subito dopo l’approvazione del Decreto sulle fonti rinnovabili, aveva sottolineato come questo potrà avere effetti devastanti se si considera che solo sul territorio toscano nelle rinnovabili vengono impiegati almeno 20 mila addetti. Secondo il Presidente Rossi è necessario che venga manifestata indignazione e protesta per una misura per la quale a suo dire ci sarebbero dietro le lobby del petrolio, del gas e del nucleare.
“Con un decreto che cancella misure approvate solo 7 mesi fa, diamo l’idea di essere uno stato inaffidabile“, ha aggiunto il Presidente Rossi che tra l’altro letto nei giorni scorsi la lettera di un imprenditore agricolo che, dopo aver avviato un progetto di investimento nel fotovoltaico presso la propria azienda, s’è visto bloccato dalla banca il finanziamento proprio a seguito dell’approvazione del Decreto sulle fonti rinnovabili.