Con il Decreto sulle fonti rinnovabili approvato dal Consiglio dei Ministri ci sarà oppure no il blocco degli investimenti, in particolare nel ramo del fotovoltaico? Ebbene, a rispondere al dibattito che si è acceso in questi ultimi giorni è stato direttamente Paolo Romani, il Ministro allo Sviluppo Economico, che al riguardo ha manifestato l’intenzione e l’impegno di incontrare le banche e le imprese interessate alle rinnovabili per fare il punto ma anche per chiarire la situazione. Ebbene, secondo il Ministro, innanzitutto, con il Decreto è stata apportata per il mercato dell’energia da fonti rinnovabili una stabilizzazione.
Questo significa che non ci sarà alcun blocco degli investimenti in quanto chi li ha già fatti, facendo entrare in esercizio gli impianti entro il 31 maggio 2011, potrà continuare a fruire delle incentivazioni del terzo conto energia. E dopo tale data?
Ebbene, anche in tal caso il Ministro Romani ha posto l’accento sul fatto che gli operatori che avranno intenzione di investire, allo stesso modo, potranno avere, con il Decreto di futura emanazione, un quadro chiaro per quel che riguarda le quote, i livelli di incentivazione e tutti i parametri necessari per approntare un piano di sviluppo industriale che non sia limitato solo ad un paio d’anni, ma ad un orizzonte che sarà decisamente più ampio.
“La rapida definizione dei nuovi incentivi è la mia priorità, e per questo voglio prima incontrare direttamente i principali protagonisti tra banche e imprese interessate al settore”, ha sottolineato il Ministro Romani che, inoltre, ha messo in evidenza come il Decreto approvato sulle rinnovabili vada a contenere quella che altrimenti, al 2020, sarebbe stata una bolla pronta ad esplodere con il raggiungimento della quota di 8 mila MW da impianti fotovoltaici che l’Italia, invece, è in grado di poter andare a raggiungere da qui a pochi mesi. “Proprio per questo“, ha aggiunto il Ministro, “siamo dovuti intervenire tempestivamente per garantire continuità e stabilità per un mercato di lungo periodo“.
edoardo calderone 6 Marzo 2011 il 7:53 pm
Bella la definizione “non ci sarà alcun blocco degli investimenti in quanto chi li ha già fatti, facendo entrare in esercizio gli impianti entro il 31 maggio 2011” !
Ma sto Ministro sa di cosa sta parlando ?
Cioè chi ha deciso oggi di fare un investimento puo’ stare tranquillo perchè tanto, entro il 31 maggio l’impianto sarà connesso ?
1. Ma lo sa i tempi che hanno le banche ? Almeno 30 gg.
2. Ma lo sa i tempi per avere le autorizzazioni ? Mediamente 90-120 gg.
3. Ma lo sa i tempi che occorrono per prenotare i materiali e realizzare un impianto per investimento ? Mediamente 90 gg.
QUINDI CARO MINISTRO, SI ANDREBBE MINIMO A NOVEMBRE 2011 !!!!!!
Investimenti sicuri, na bella cippa !
Paola Pagliaro 6 Marzo 2011 il 8:34 pm
investimenti sicur…amente fallimentari!
sergio 6 Marzo 2011 il 8:09 pm
Il Ministro con queste affermazioni dimostra di essere un perfetto ignorante in materia, dal tetto della sua casta non conosce il mercato del fotovoltaico i tempi degli iter autorizzativi e il mondo economico che vive grazie a questo “mondo”, purtroppo chi gli ha propinato questo decreto pensava di far risparmiare qualcosa al governo, ma non pensa che ha bloccato l’unico settore produttivo in Italia ed in particolare al Sud, grazie al Ministro Romani abbiamo perso lo 0,4% del pil l’anno. Ministro sei un incopetente dimettiti.
Paola Pagliaro 6 Marzo 2011 il 8:32 pm
comunque anche un incompetente capirebbe che se le associazioni di settore si sono mobilitate in toto qualcosa non va in questo modo di recepire la direttiva… non è che si può ignorare semplicemente le critiche, quando le tue decisioni influenzano il lavoro di così tante persone e la crescita economica del Paese… anche agire senza consultare i diretti interessati è un atteggiamento che non condivido, arrogante, presuntuoso e pretestuoso…
Marco 6 Marzo 2011 il 8:41 pm
Ma qualcuno pensa che gli impianti a terra in esecuzione non potranno essere allacciati alla rete in quanto l’ Enel richiede 90gg per l’ allaccio e cio’ sottointende che doveva essere data comunicazione di fine lavori il 01/03 PECCATO CHE CE LO ABBIA DETTO IL 2 .PERFETTO!!!!! TANTO C’ E’ TEMPO FINO AL 31/05 . Sicuramente per dare istanza di fallimento!!! grazie e vorrei fare notare che ci sono un altro centinaio di disoccupati!!! per quello che mi riguarda senza contare l’ indotto
edoardo calderone 6 Marzo 2011 il 8:45 pm
Infatti, noi 130 persone interne e 300 circa di indotto, sacrifici di 15 anni per essere boigottati da questo ignorante.
In una settimana già contiamo oltre al panico in azienda circa 10 milioni di euro di contratti persi ( documentabili)… e siamo ancora all’inizio…..
Siamo ritornati alla dittatura ?
Marco 6 Marzo 2011 il 8:58 pm
Anch’io ne posso documentare per circa 13 milioni alcuni dei quali gia’ anticipati dalle banche e ora cosa mi chiederanno??? Stessa cosa mi hanno chiesto i miei dipendenti e posso giurare con testimoni che 3 di loro fra cui la segretaria e 2 tecnici sono venuti in ufficio piangendo e chiedendomi testualmente:” E ADESSO??”La risposta la lascio al ministro..!!
michele 6 Marzo 2011 il 9:02 pm
punto primo: è ovvio che il ministro sig. Romani, perchè chiamarlo Dottore è una offesa a tutti noi, non sa di cosa parla.
punto secondo: speriamo vivamente che il Presidente si renda conto e non firmi
punto terzo: come facciamo a mandare a casa questa gentaglia capinata dal capo della banda bassotti?
AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
giampiero 6 Marzo 2011 il 11:26 pm
Sono in questo settore dal 2004. L’anno scorso abbiamo assunto 5 dipendenti. Ho già ricevuto l’altro ieri lo stop al leasing (delibera prevista con certezza in questi giorni) per un impianto da circa 500 KWp dove il mio cliente ha gia anticipato di suo e noi abbiamo già iniziato i lavori…per un altro sempre da ca 500 kWp il mio cliente ha invece un mutuo ipotecario in erogazione (ipoteche su sua proprietà) ed intende andare avanti perchè ha gà speso parecchio e lo completeremo (abbiamo in consegna tutti i materiali principali) ma come faccio ad assicurargli l’allaccio (ENEL) ed il verbale (UTF) entro il 31 maggio? Per un altro da 2,7 MW il Cliente aveva già accettato la nostra proposta e quindi si sarebbe sottoscritto il contratto entro marzo, adesso che fa…aspetta fine aprile per sapere le nuove tariffe calmo e tranquillo? Per altri tre impianti da 1 MW ciascuno…etc etc…. Per le attività commerciali…cosa gli racconto per il Business Plan? Per i materiali ho rapporti con l’estero (Germania, Cina, Stati Uniti) e mi vergogno a dirgli che non posso rispettare gli impegni presi perchè il mio governo ha cambiato le regole del gioco in corsa……. Egr. Sig. Ministro Romani delle due l’una o lei è davvero incompetente o mente sapendo di farlo per interessi di cui non conosco la natura …in entrambi i casi vorrei poter festeggiare per le sue dimissioni immediate ed irrevocabili magari subito dopo il rifiuto del Presidente Napolitano di firmare il suo abominevole DL.
Ivo 7 Marzo 2011 il 9:15 am
Purtroppo ritengo che chiunque non sia radicatamente all’interno di un settore non possa veramente comprenderne i meccanismi e, tale affermazione credo valga anche per il Ministro Romani. Personalmente conosco numerosi investitori che, con impianti già installati patiscono enormi problemi per la connessione alla rete che talvolta si ingarbuglia in una serie di buracrazie e di smarrimento di docmentazioni che implica ritardi considerevoli. Ritardi che verranno ulteriormente incrementati dalla corsa all’ultimo minuto che si verificherà da quì al 31 maggio. i gestori della rete difatti non possono essere organizzati ad una emergenza così repentina. Dunque, il risultato è che chi ha già cominciato un investimento è entrato in assoluta crisi, gli istituti di credito bloccano i finanziamenti a metà dell’opera e chi invece ha già realizzato il tutto, resta in attesa di comprendere se quanto già realizzato riuscirà ad essere connesso entro il 31.5.2011, inoltre tutte le aziende che hanno lavorato, entrano in sofferenza con crediti che a questo punto diventano tutt’altro che certi. Il ns. gruppo ad esempio, è creditore di diversi milioni di euro per lavori realizzati che qualora non rientrassero comporterebbero il licenziamento di circa 300 unità. Se ad esempio, contestualemente al decreto fosse già uscita la nuova griglia, probabilmente non ci sarebbe stato tutto questo rumore o forse, ci sarebbe stata una vera e propria rivolta. Certo che in un periodo in cui nei paesi produttori di petrolio impera l’assoluta incertezza, il fatto che si continiuino a boigottare le rinnovabili è assolutamente incomprensibile. Mi auguro vivamente che tutti i deputati del centro e del sud dell’Italia si decidano a fare qualcosa e a boigottare qualsiasi altra attività governativa e parlamentare (a partire dal federalismo tanto caro a nord) sino a quando la situazione non sia stata chiarita. Perfavore, non rubateci anche il sole.
Daniele 7 Marzo 2011 il 9:18 am
….Infatti a loro interessa solo far partire i finanziamenti al nucleare, non lo avete capito?!?! Togliere a voi per dare a loro….stessi…. meditate gente meditate….
CARLO 7 Marzo 2011 il 11:27 am
@ edoardo calderone:
Caro Edoardo, hai centrato il problema.
Il MINISTRO legga il commento di Edoardo CALDERONE.
Lo rilegga tante volte finche non lo capisce.
Infine, in caso di esito negativo, se lo faccia spiegare da qualcuno che sa
e conosce quali sono le regole ed i tempi del FOTOVOLTAICO. !!
La DATA DI CONNESSIONE e’ stabilita ARBITRARIAMENTE dall’ ENEL.
Caro MINISTRO come discriminante prenda la DATA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO o qualsiasi altra cosa: tuteli gli interessi di chi e’ in mezzo al guado e si documenti sui tempi.
Poi per il futuro faccia cio’ che vuole !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prenda in esame quello che vuolkCaro Ministro
CARLO 7 Marzo 2011 il 11:28 am
CARLO dice:
CARLO 7 Marzo 2011 il 11:35 am
@ Marco:
ATTENTO MARCO:
i 90 giorni dell’ENEL sono giorni LAVORATIVI e quindi diventano 120.
Sono in trappola, vittime dell’agguato ROMANI, anche chi ha fatto e spedito
la “FINELAVORI” il 28.02.
Ora immaginiamo quelli che al 28.02 hanno versato quanche decina o centinaia di migliaia di euro come anticipo di un porogetto che doveva essere
consegnato “FINELAVORI” il 30 Aprile p.v.
“VIA RASELLA” a confronto e’ stata una sbimbocciata di boyscout.!!!!!!!!!!!!
Marcello 7 Marzo 2011 il 2:30 pm
CHE SCHIFO!!!
vincenzo 7 Marzo 2011 il 6:04 pm
Premesso che ho acquistato un terreno per farci una serra fotovoltaica ed adesso mi trovo nell’impossibilità di proseguire perche’ non ho alcuna certezza sulle tariffe dopo giugno, volevo solo ricordarvi che fareste bene a etichettare Romani dipendente Mediaset e non Ministro;
Tes 7 Marzo 2011 il 11:09 pm
Già lavorare in questo settore era una casino… Enel GSE Comuni UTF
Tes 7 Marzo 2011 il 11:11 pm
Già lavorare in questo settore era una casino… Enel GSE Comuni UTF….
Poi ci si è messo pure stò qua….
Ci vuole del gran coraggio ad investire di nuovo nel fotovoltaico!
Complimenti al ministro, complimenti a tutti quelli che ci governano sia di Dx che di Sx… che di Nord che di Sud….
Rufus 14 Marzo 2011 il 4:07 pm
Vede sig. ministro, forse lei e’ incappato in un terribile errore….non le pare? Forse il suo ruolo le impone di gestire questa area di economia del ns bel paese, ma gestirla da ministro e non da cittadino del bar dello sport…..Lei ha semplicemente invertito l’ordine, che la normale intelligenza impone, dei suoi decreti legge….:
PRIMA doveva sentire le associazioni di categoria, i rapprentatnti del settore, le banche …..
PRIMA doveva capire come funzionano gli incentivi, gli iter autirizzativi, le lungaggini dell’enel, ecc…ecc….ecc…
POI DOVEVA CONCERTARE una rimodulazione degli incentivi stessi….
per farla breve ministro prima si doveva informare e poi legiferare….
GLI INCENTIVI PER CHI HA GIA’ INIZIATO L’ACQUISTO DELL’IMPIANTO NON GLIELI PUO’ TOGLIERE.!!!!! SI CHIAMA CERTEZZA DEL DIRITTO !!!!!!!! SIAMO L’ITALIA, LA CULLA DEL DIRITTO !!!!! CHE CREDIBILITA’ ABBIAMO COSI???…
L’incentivo lo puo’ pure togliere del tutto, faccia una detrazione tipo 55%, faccia come crede, ma sempre lasciando ai cittadini a meta’ del guado la possibilita’ di scegliere, e alle aziende di abbassare i costi, che pero’ non vaporizzano, ma vanno fatti tagli e sono dolorosi, ma le filiere devono avere il tempo per organizzarsi…..
RIFLETTA MINISTRO…….RIFLETTA.
Paola Pagliaro 14 Marzo 2011 il 6:33 pm
quoto, le associazioni di settore andavano interpellate “prima”. Questo passaggio è fondamentale. Non si fanno riforme epocali come quella energetica senza aprire un dialogo costruttivo e tempestivo con gli attori coinvolti!