Il ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo giudicato incompetente da Paolo Barilla, vicedirettore della multinazionale della pasta. Il ministro risponde alle frasi concise e molto taglienti dell’imprenditore, ed è polemica.
Il ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo sotto attacco, un’altra volta, e sempre per la sua mancanza di competenza ed esperienza. Noi stessi al momento della sua nomina non abbiamo potuto fare a meno di chiederci come mai il ministro dell’agricoltura nominato dal governo Letta non avesse alcuna competenza in merito all’agricoltura. Paolo Barilla, il vicepresidente della gigantesca multinazionale della pasta, ha ribadito in maniera concisa quello che in moltissimi continuano a pensare:
In questo momento la situazione del nostro paese è grave e non c’è tempo da perdere. Il ministro dell’Agricoltura dice invece che deve studiare. Non si devono fare compromessi sulla competenza, è il nostro peccato mortale. Cerchiamo la strada della competenza dove la competenza ha bisogno di una selezione e la selezione del merito.
Che la mancanza di meritocrazia in Italia sia un’autentica piaga è indubbio, anche per quanto riguarda la politica e i ruoli più prestigiosi all’interno del governo. Ma come risponde il ministro Nunzia De Girolamo a queste considerazioni taglienti? La risposta è su Facebook:
A Paolo Barilla dico: io non scendo a compromessi, li evito anche quando si tratta di arroganza o maleducazione. Oltre che studiare, sono appena tornata da Dublino per le trattative sulla Pac dove abbiamo discusso di questioni molto importanti per l’Italia, sulle quali c’è totale sinergia con il presidente De Castro.
Oltre al fatto che lo stesso ministro non nasconda di dover studiare per colmare le sue lacune, dopo un elenco delle questioni su cui è attualmente impegnata la De Girolamo aggiunge:
Il giudizio sul mio lavoro me lo offrono le centinaia di messaggi che ricevo ogni giorno dagli agricoltori che lavorano nei campi e non nei convegni o nei salotti dell’alta società.
Sui messaggi personali ricevuti dal ministro naturalmente non possiamo obiettare nulla, ma è piuttosto innegabile che almeno sul web sia stata criticata non poco da giovani e meno giovani agricoltori. Il ministro conclude:
Condivido l’appello del dottor Barilla a non scendere a compromessi sulla competenza: per parte mia li evito anche quando si tratta di arroganza o maleducazione.
Al di là della curiosa accusa di maleducazione (è maleducazione avanzare delle critiche?) sembra che per il ministro stenti ad arrivare la benedizione degli italiani impegnati nel settore agricolo.
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