Yvo de Boer, il commissario per il clima delle Nazioni Unite, ha pubblicamente affermato che non c’è modo che un accordo su un vero e proprio trattato sul clima globale possa essere raggiunto nel dicembre prossimo. Una brutta notizia, visto che se non ci crede nemmeno chi questo accordo lo deve guidare, figuriamoci come la penseranno coloro che già sono contro tale accordo.
Secondo Bloomberg, de Boer ha detto che mentre un trattato vincolante sul clima in questo momento è “impossibile”, non tutto è perduto perché qualche progresso può ancora essere fatto:
I delegati provenienti da circa 190 Paesi che si incontreranno nella capitale danese dovrebbero invece concentrarsi su “quattro principali elementi essenziali politici” che comportano riduzioni delle emissioni per i Paesi sviluppati, gli sforzi che devono essere compiuti dai Paesi in via di sviluppo, gli aiuti del clima e della governance.
Queste le parole che de Boer ha annunciato ieri durante una conference call. Gli ultimi dettagli devono essere compilati l’anno prossimo, ha affermato.
L’incontro COP15 è ancora possibile che possa gettare le basi per azioni significative sul clima politico, ma proprio perché l’intero trattato non sarà completato già nel prossimo dicembre, ciò non significa che questo non rimanga uno degli obiettivi più importanti della storia a livello internazionale. E sarà ancora probabile che esso possa avere effetti di vasta portata. Continua a spiegare de Boer che:
Copenaghen può e deve concordare gli elementi essenziali che fanno dare alla politica una risposta a lungo termine sul cambiamento climatico chiara e realistica. Non abbiamo un altro anno per sederci e stare con le mani in mano.
Su questo ha pienamente ragione. Il mondo non ha il tempo per riflettere e ragionare ancora, ma deve agire. Il problema è che se una personalità così importante nell’ambito della transazione non sembra avere fiducia nel congresso, la domanda è se ne valga la pena concentrarsi su di esso.
Fonte: [Treehugger]