Sia che migrino spinte dai cambiamenti climatici e trovando terreno fertile in aree fino ad oggi proibitive, sia che vengano introdotte volontariamente dall’uomo, le specie invasive che approdano sul continente europeo rappresentano un danno economico da non sottovalutare, stimato, approssimativamente per difetto, in ben 12 miliardi di euro.
Se ne è parlato in questi giorni nell’ambito del congresso Neobiota che vede riuniti esperti provenienti da diversi Paesi, tutti concordi nel chiedere all’Unione una legislazione urgente per contrastare questo fenomeno.
Piero Genovesi, ricercatore dell’Ispra e presidente dell’Invasive Species Specialist Group (Issg), ha spiegato alla Bbc che urge la necessità di legiferare entro l’anno prossimo sulle specie non native.
In tutto sarebbero 10mila le specie animali e vegetali importate, con una crescita del 76% negli ultimi 30 anni. Tra queste, 1300 influiscono negativamente sull’economia, la salute e l’ambiente. Un esempio su tutti: la zanzara tigre.
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
Commenti (2)