La Dallas del futuro, la prima città 100% sostenibile

Alcune aziende del campo ambientale evidentemente non stavano scherzando quando hanno annunciato la loro intenzione di costruire il “primo blocco pienamente sostenibile” d’America a Dallas, in Texas. Dopo aver consultato i designer di 14 Paesi diversi, sono stati scelti tre vincitori. Il progetto è del tutto nuovo perché non si tratta di qualche sporadico palazzo con qualche pannello solare o con il giardino sul tetto, ma di qualcosa immensamente più grande.

La base su cui si fondavano i progetti era che ogni alloggio auto-producesse sia la frutta e la verdura che serve per la sussistenza dell’intero insediamento, che l’energia elettrica, ovviamente da fonti rinnovabili. Anche altre caratteristiche verdi sono state progettate per lo stabilimento che sorgerà al posto del parcheggio di fronte al municipio. Dopo il salto analizzeremo i tre progetti vincitori.

Il progetto fatto a Lisbona, in Portogallo, chiamato “Verso Dallas” è modellato su un paesaggio di colline e valli. Esso prevede che i tetti degli edifici produrranno energia dal solare termico, fotovoltaico ed eolico, per fornire il 100% del fabbisogno energetico agli 850 residenti previsti per ogni stabile. Nelle valli tutto intorno alla città solo alberi e vegetazione, mentre lungo i lati degli edifici pubblici saranno costruite delle serre.

Progettato in North Carolina, si prevede la costruzione di una fattoria verticale, stagni in vetro e un campo per il pascolo del bestiame sul tetto degli edifici. In aggiunta ai suoi 500 appartamenti, ci saranno anche istituzioni educative, un ristorante slow food ed un istituto di agricoltura biologica.

Ed infine non potrà mancare lo spazio pubblico per eccellenza, la piazza. Conservando un edificio esistente a fianco di nuova costruzione, questa proposta servirebbe come accento sulla validità del progetto, e servirà per cambiare il modo in cui la gente guarda a Dallas. Ancora altre novità aspettano il progetto per i texani, le quali verranno svelate in futuro. Ma di certo, già così, si tratta di rivoluzionare il concetto moderno di città.

Fonte: [Treehugger]