La Borsa cade, l’Economia traballa, e purtroppo a risentirne è anche il mondo ecologico. Il mercato del cibo biologico che negli ultimi anni cresceva a doppia cifra si è improvvisamente arrestato. Il portafoglio è più leggero, e forse si preferisce diminuire la qualità a tavola per spendere di meno.
Quando i tempi si fanno duri, i consumatori potrebbero essere meno interessati al tipo di alimentazione che segue la mucca che hanno servito per cena, o se le carote sono state coltivate senza concimi chimici, l’importante è che queste siano costate poco.
Secondo i dati riportati dal New York Times, i supermercati del biologico stanno stringendo la cinghia insieme ai consumatori e questo tipo di mercato pare abbia raggiunto la fine del boom di cui ha goduto negli ultimi decenni. Il volume di vendita degli anni precedenti la crisi andava aumentando di circa il 20% all’anno, il 2008 però conterà un incremento molto minore, fino ad arrivare al mese terribile di Ottobre che ha visto un incremento del solo 4% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Se il calo dovesse continuare, non ne risentirebbe soltanto il comparto dei prodotti biologici, ma anche tutta una serie di produttori locali che hanno investito molto su questo genere di alimenti, e che vedrebbero il loro investimento perduto a causa di una crisi economica in cui teoricamente loro non dovrebbero centrare affatto. Ne risentirebbe ad esempio l’industria dei prodotti per i bambini, per poi correre il rischio di avere casi di latte contaminato da melamina, ma magari a basso costo.
Un’indagine condotta negli Stati Uniti su un campione di 1000 persone ha dimostrato che ormai due terzi della popolazione acquista soltanto il necessario in forma biologica, perchè essendo troppo cara, preferisce rifornirsi di tutto il resto da altre fonti, magari molto meno sicure. In questo modo falliscono anche molte catene di supermercati che hanno puntato sul biologico, e che adesso si ritrovano a far quadrare i conti di un bilancio che fino a poco tempo fa era più che florido. Per questo motivo alcuni di essi stanno decidendo di convertirsi ai prodotti classici, facendo morire uno dei baluardi dell’ecologia.