In Sicilia Rosario Crocetta, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e anche il governo dicono no al Muos, come è noto, per carenza di studi e dati dagli USA riguardo all’impatto ecologico, ai rischi per la salute e per il traffico aereo derivanti dalle strutture nelle aree protette. E così, alla fine, vincono salute e ambiente.
In Sicilia il presidente della Regione Rosario Crocetta, autodefinitosi “più grillino dei grillini”, non smette di mostrare la sua determinazione su una vasta area di tematiche. Tra le questioni più scottanti affrontate dal presidente vi è senz’altro quella del Muos. Per una volta, ambientalisti, ecologisti, semplici cittadini si sono visti rispecchiati in una classe politica ben decisa a tutelare il territorio e la salute dei cittadini: il presidente Crocetta, i rappresentanti politici del Movimento 5 Stelle e anche il governo Monti (nel quale lo stesso Crocetta ha dichiarato di “aver trovato una sponda”) hanno revocato definitivamente le autorizzazioni per il Muos. Il Muos è un sistema di antenne gigantesche per la rete satellitare strategica militare degli Stati Uniti. Il luogo di costruzione è il comune di Niscemi, ovvero nel bel mezzo di una riserva naturale.
Raffaele Lombardo, il predecessore di Crocetta, aveva concesso le autorizzazioni. Il nuovo presidente della Sicilia, i suoi collaboratori, i giovani 5 Stelle e altri ancora le revoca giustificando la scelta con parole per nulla retoriche, con semplici e chiare motivazioni. Dagli USA carenza di dati sui possibili rischi per la salute, per l’ambiente e per le operazioni di volo civili. Come ha dichiarato l’assessore Mariella Lo Bello
Considerato che la Marina militare degli Stati Uniti non ha ancora sospeso i lavori sussistono motivi di interesse pubblico, visto che ad oggi mancano indagini preliminari sulle interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all’aeroporto di Comiso e studi in materia di tutela della salute, l’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha disposto la revoca della autorizzazione con prescrizioni all’istallazione del sistema di comunicazione satellitare Muos.
Crocetta ha dal canto suo ribadito che in accordo con l’attuale governo Monti si sospendono i lavori “perché mancano studi seri sull’impatto ambientale e la salute dei cittadini”. Questa del “No al Muos” è una storia su cui vale la pena riflettere, che dimostra come un governo determinato possa dare davvero voce alla volontà dei cittadini, al di là di “favori” e ritorni economici.
Ci auguriamo di poter dare conto di simili storie sempre più spesso.
Photo credits | Getty Images
Commenti (2)