Roma Ciemmona 2010: dal 28 al 30 maggio Critical mass, il movimento di invasione su due ruote delle strade, si trasforma in pedalata interplanetaria. Ciclisti di tutte le nazionalità ed età unitevi. Gli appuntamenti sono per il 28 maggio alle ore 18:30 a Via dei Fori Imperiali; il 29 maggio alle 16 per la Ciemmona ai Giardini di piazza San Giovanni; il 30 maggio alle 11 a piazzale Ostiense per “tutti ar mar”.
La Ciemmona è nata nel 2004, dalla volontà della Critical Mass Romana di trasformare un evento nazionale in un momento di incontro gioioso tra persone di più nazionalità che condividono gli ideali del Critical Mass. Mettere insieme gli aderenti alle Critical Mass di Paesi diversi per una pedalata internazionale che coinvolgesse le città italiane e non, convergendo verso Roma. Dal 2004 ad oggi l’iniziativa ha visto crescere l’adesione dei partecipanti fino a toccare quota 6000 ciclisti.
Le invasioni delle Critical Mass vogliono dimostrare che un mondo senza auto è possibile, anche e soprattutto nelle grandi città. Pochi ciclisti non possono fare la differenza, ma un grande numero può diventare critical, proprio perché occupando pacificamente le strade destinate al traffico sulle quattro ruote le arterie cittadine solitamente inquinate dai gas di scarico e dallo strombazzare dei clacson si trasformano in pacifici fiumi di biciclette. Ecologiche. Economiche. Salutari. Silenziose. L’obiettivo è riprendersi la strada, dimostrare che lo spostarsi in automobile in città é obsoleto. Qualche curiosità di stampo wikipediano:
La prima critical mass si svolse a San Francisco, con 48 ciclisti; iniziò alle 6 del pomeriggio, il 25 settembre del 1992, anche se l’evento incominciò ad essere chiamato Critical Mass solo dal secondo incontro, Venerdì 30 ottobre (con 85 ciclisti). Il suo nome incominciò ad essere utilizzato per simili ma indipendenti eventi, che iniziarono a crearsi nel mondo intero più o meno nello stesso periodo. Il termine Critical Mass fu utilizzato da George Bliss mentre visitava la Cina. Bliss notò che in Cina, sia i ciclisti che i motociclisti, si fermavano agli incroci delle strade, fino a che il numero della massa non raggiungesse una quantità “critica”, al che la massa si sarebbe mossa attraverso l’incrocio.
Nidia 1 Marzo 2017 il 2:19 am
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