Ultimo appuntamento con i costi delle rinnovabili. In questi giorni abbiamo imparato tanto sulle nuove fonti di energia, e soprattutto ci siamo resi conto che investire in esse non è poi impossibile. Per chi si fosse perso le “puntate” precedenti, può rivisitarle cliccando qui.
Oggi analizziamo una nuova fonte rinnovabile, conosciuta solo da pochi anni, e che in Italia è quasi totalmente inutilizzata: il geotermico. A dir la verità questa fonte va ancora poco di moda perchè il processo per ottenerla non è semplice come per le altre fonti, ma una cosa è sicura: essa è presente ovunque ed utilizzabile da chiunque. Motivo per cui probabilmente è su questa che bisognerà puntare nel prossimo futuro.
Una pompa geotermica ha un costo di circa 1.800/2.000 euro per tonnellata di capacità. Una pompa da 3 tonnellate (la più comune) può costare circa 5.000 euro, a cui però vanno aggiunte le spese per trivellare il terreno, che cambiano a seconda di dove l’abitazione si trova. In ogni caso il costo del trivellaggio può variare tra gli 8 e i 21 mila euro. Il costo per la produzione di energia elettrica è di circa il 30/40% in meno di quello che costerebbe con un impianto a combustibili fossili.
La durata media di un impianto cambia a seconda soprattutto delle condizioni del terreno, oltre che della qualità dello stesso e degli interventi di manutenzione, non sempre semplicissimi. Quindi dura al minimo 25 anni, fino ad un massimo di 50 anni. Considerando il risparmio in bolletta, si può considerare che il costo si può recuperare nell’arco di una decina di anni al massimo. Molto vantaggiosa, come tutte le altre rinnovabili già descritte. La scelta adesso spetta a voi, e al vostro portafoglio, ma sappiate che qualsiasi cosa facciate, la Terra vi ringrazierà.
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