Con il maltempo in arrivo sono state sospese le ricerche a bordo dei dispersi. Già nelle prime ore dell’alba la nave ha subito spostamenti a causa del maltempo, facendo mancare le condizioni di sicurezza per gli addetti al recupero dei passeggeri. Ricordiamo che sono ancora 21 le persone che mancano all’appello. Vediamo invece quali sono le svolte nelle indagini a danno del comandante Francesco Schettino.
Proeseguono nel frattempo le indagini dei Gip di Grosseto, anche dopo aver rintracciato la ragazza moldava che aveva trascorso il momento del saluto alla nave in compagnia di Schettino che è pronta a testimoniare come il comandante abbia salvato migliaia di persone. E’ stato accertato che la ragazza è una dipendente di Costa Crociere, scampata al naufragio con la scialupppa che allontanava dalla nave anche Schettino. L’interrogatorio del comandante della Costa Concordia non ha convinto i giudici per le indagini preliminari che lo accusano anche di aver condotto la nave sulla rotta turistica nei pressi dell’isola del Giglio ad una velocità troppo elevata di 15 nodi, velocità vietata dal codice della navigazione in tratti di mare a rischio per ostacoli e scogli affioranti. 15 nodi sono una velocità elevata anche per effettuare una manovra correttiva, cosa che ha dichiarato di aver fatto Schettino. Difatti la manovra correttiva è stata tentata ma la nave si è schiantata comunque contro gli scogli perché andava troppo veloce per evitarli e, sembra che chi era al comando si sia accorto solo all’ultimo del pericolo. Le analisi dell’Authomatic Identification System, sistema di monitoraggio satellitare delle navi, del Voyage Date Recorder, che registra le operazioni della plancia di comando, e della scatola nera, spiegheranno cosa è realmente accaduto. Le accuse dei Gip sono intanto confermate dal timone che, spiegano gli esperti, è stato completamente virato a dritta come se la nave cercasse di evitare l’ostacolo all’ultimo momento.