E’ passato già un anno da quando la nave da crociera della Costa Concordia si è incagliata sullo scoglio nei pressi dell’isola del Giglio, causando la morte di circa 30 passeggeri che, ignari del pericolo, attendevano l’inchino della grande nave. Nel giorno dell’anniversario del disastro si contano i danni all’ambiente e si cerca di fare il punto sulla situazione ma…la nave è ancora lì.
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervenuto per la celebrazione dell’anniversario del naufragio della nave da crociera, presso l’isola del Giglio ha annunciato che
I responsabili saranno puniti con severità, non c’é nessuna comprensione nei confronti di chi ha sbagliato, dalla società in giù. Credo che tutti abbiamo capito da questa vicenda che la superficialità e l’incompetenza qualche volta vengano sottovalutate e invece rappresentano uno dei rischi peggiori che si possano avere. Aver giocato
ha continuato il ministro, riferendosi all’inchino della grande nave
con questa nave e in quel modo è un messaggio per tutti: non si deve mai scherzare.
Nel frattempo la nave del disastro è ancora lì. Verrà portata nel porto più vicino e quindi si pensa con grande probabilità a Piombino, ha annunciato il ministro durante le celebrazioni per l’anniversario del naufragio, ma bisogna alleggerire ulteriormente il relitto per spostarlo con maggiore sicurezza. Per accelerare i tempi di rimozione della Costa Concordia è stato prorogato lo stato di emergenza nazionale che sarebbe scaduto entro la fine del mese di gennaio 2013. Come ha spiegato il responsabile della Green economy del pd, Ermete Realacci
La proroga dell’emergenza nazionale serve proprio per accelerare sulla rimozione del relitto della Concordia dalle acque dell’Arcipelago Toscano, per garantire tempi rapidi nella realizzazione di tutti gli interventi annunciati e programmati per il recupero e il trasferimento in sicurezza del relitto e quindi per ripristinare lo stato dei luoghi a tutela dell’ecosistema marino.