Cos’è Ecofeudo, il progetto in Costa Rica di Walter Vezzoli, l’autista di Beppe Grillo? Dopo l’inchiesta de L’Espresso sono arrivate le dichiarazioni dell’interessato che chiariscono il progetto di un resort di lusso tutto basato sull’idea di assoluta sostenibilità, dai pannelli fotovoltaici alle auto elettriche e a idrogeno.
Ecofeudo, il progetto in Costa Rica di Walter Vezzoli, l’autista di Beppe Grillo, è stato sbandierato dall’inchiesta scandalo de L’Espresso come un resort di lusso in qualche modo sospetto o poco trasparente. Come è noto per chi ha seguito la vicenda il grosso scandalo annunciato sembra essersi risolto con molto meno clamore del previsto: il resort in questione, in particolare, non è forse così oscuro, ha sottolineato Vezzoli, dato che il sito web dove viene presentato è visibile a tutti. Ecofeudo al momento non è altro che un progetto, ma un progetto decisamente particolare, completamente votato all’ecosostenibilità attraverso soluzioni anche piuttosto avanguardistiche.
Oltre a Walter Vezzoli nel progetto Ecofeudo è coinvolto Simone Pennino, che, tagliando le dichiarazioni più spiccatamente politiche, ha spiegato:
Www.ecofeudo.com è un progetto appoggiato dal presidente della Costarica Oscar Arias Premio Nobel per la pace. Questo perché l’intenzione era fare un ospedale e dare un lavoro ai villaggi in Costarica che sono minacciati quotidianamente dalle multinazionali del turismo che devastano con il cemento zone naturali incontaminate deviando per esempio corsi d’acqua.
Walter Vezzoli, autista di Beppe Grillo e attivista del Movimento 5 Stelle, aveva dal canto suo spiegato così il progetto del resort Ecofeudo in Costa Rica (nazione nella quale Vezzoli viveva):
Il mio sogno era quello di creare 30 abitazioni autosufficienti dal punto di vista energetico, con depuratori che riciclassero l’acqua piovana, pannelli solari. Le pale eoliche. Un sogno. Solo che non ho mai trovato gli investitori e quindi il villaggio è rimasto sulle scartoffie di società aperte e chiuse.
Cos’è quindi Ecofeudo? Esaminando il progetto sul sito si scopre che il resort dovrebbe basarsi su materiali costruttivi naturali, pietra, legno, bamboo e argilla, principalmente, tutti estratti localmente senza intaccare l’ecosistema, sfruttando tecniche di costruzione a secco in cui è vietato “l’utilizzo di cementi e collanti chimici usati oggi nell’edilizia moderna”.
Il resort di lusso progettato da Walter Vezzoli si sarebbe dovuto basare sull’uso esclusivo di rinnovabili, tramite energia solare, eolica e idroelettrica a emissioni zero, sfruttando le tecniche necessarie per l’isolamento termico “secondo rigidi criteri di bioclimatica che salvaguardano il comfort e regolano la convivenza edificio/ambiente”. Il progetto Ecofeudo, al momento fermo per via della mancanza di finanziatori, prevede l’utilizzo di generatori elettrici a idrogeno per fornire energia quando la produzione istantanea delle rinnovabili non è sufficiente a coprire il fabbisogno energetico, ma l’idrogeno in eccesso viene anche utilizzato come carburante per le auto a idrogeno del resort di lusso, che “percorrono 100 km con un litro senza emettere gas serra”.
L‘autista di Beppe Grillo, Walter Vezzoli, con il suo progetto non si può certo dire che non veda “green”. Il resort Ecofeudo prevede anche il compostaggio dei rifiuti per la produzione di biogas, l’organizzazione di attività ecoturistiche sostenibili di vario genere, l’autoproduzione e l’autosostentamento alimentare, il riciclaggio teso all’obiettivo “Rifiuti zero”, la fertilizzazione dei terreni tramite compostaggio naturale, l’utilizzo di tecniche di permacoltura e molto altro ancora.
Il progetto Ecofeudo in Costa Rica di Walter Vezzoli, attivista del Movimento 5 Stelle noto per essere l’autista di Beppe Grillo, come sottolineano ora in molti anche non vicini al Movimento 5 Stelle, potrebbe rivelarsi un tentativo di discredito tutt’altro che riuscito. Noi lasciamo perdere le considerazioni politiche, ma non possiamo negare che se in genere i resort di lusso fossero improntati su progetti come quello di Ecofeudo, li vedremmo di certo con occhio migliore.
Photo credits | Ecofeudo
giuseppe 9 Marzo 2013 il 5:04 pm
è una buona iniziativa
robert 9 Marzo 2013 il 6:32 pm
buon progetto,speriamo riusciate a realizzarlo
libero 11 Marzo 2013 il 1:02 am
ma perche 13 societa’ anonime ?,queste a parte che nascondono i soci, non tassano i redditi prodotti all’estero(es.italia).
Carlo 11 Marzo 2013 il 10:29 am
@libero:
In realtà il modo in cui si parla di “sociedad anonima” è la cosa peggiore dell’articolo dell’Espresso. Basta andare su Wikipedia per sapere che “Sociedad Anonima” è l’equivalente di SPA in Italia, società per azioni: http://es.wikipedia.org/wiki/Sociedad_an%C3%B3nima
NOn vuol dire necessariamente che la società è “anonima” e non trovi nessun riferimento agli investitori, tant’è che L’Espresso ha subito trovato che gli investitori di quelle sociedad anonime erano Vezzoli e la Cognata di Grillo. Ora ditemi, se erano così anonime che cosa han fatto loro per scoprirlo? Rubato documenti segreti? No sono semplicemente andati a vedere sulle robe pubbliche del Costa Rica e han scoperto nessun gran segreto. Ce n’era abbastanza per montare un caso, però.
Chau 1 Marzo 2017 il 1:32 am
My partner and I stumbled over here from a different website and thought I may as well check
things out. I like what I see so now i’m following you.
Look forward to finding out about your web page again.
Also visit my web-site … ig