Dopo le recenti morie di frassini nel Regno Unito e in Francia sono in molti a chiedersi cos’è la chalara fraxinea. E a ragione, dato il rischio che questa possa arrivare a colpire massicciamente anche i frassini italiani. Si tratta di un fungo, un patogeno fungino che ha cominciato a colpire, circa 20 anni fa, i frassini della Polonia per poi diffondersi con grande rapidità in altri stati europei.
La chalara fraxinea è un patogeno fungino che causa il deperimento dei frassini; di tale fungo si hanno notizie già dai primi anni 90, quando questo ha cominciato ad attaccare e indebolire i frassini della Polonia, fino a causare vere e proprie morie di alberi. La chalara fraxinea è di recente balzata agli onori della cronaca avendo fatto la sua comparsa in Inghilterra, provocando danni a dir poco ingenti, e in Francia. Il patogeno fungino si è infatti diffuso, dalla Polonia, all’Europa del nord, specie in Danimarca, per poi continuare il suo cammino. La chalara fraxinea attacca i frassini, come detto, e più nello specifico il frassino maggiore e il frassino ossifillo.
Le piante colpite dal fungo presentano dei cancri tanto sui fusti quanto sui rami di maggiori dimensioni, ma i sintomi più caratteristici della chalara fraxinea sono la morte repentina dei piccoli rami (rametti di un anno circa) e dei getti erbacei. Le foglie divenute avvizzite a causa della chalara fraxinea non cadono, ma restano sulla pianta determinando una colorazione rosso scuro del legno e del midollo. Purtroppo, il fatto che la chalara fraxinea ultimamente si stia diffondendo rapidamente e che abbia distrutto addirittura il 90% dei frassini della Danimarca è un indice della sua terribile forza di propagazione, che risulta difficile da ostacolare: l’isolamento degli alberi malati spesso risulta inefficace, poiché il patogeno fungineo può diffondersi anche solo grazie al vento. La chalara fraxinea, duole dirlo, sembra un pericolo per nulla facile da contrastare per i frassini di buona parte dell’Europa.
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