Cosa va e cosa non convince nel ritorno al nucleare voluto da Scajola

di Redazione 7

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Ora è ufficiale, l’Italia finirà in un calderone nucleare. L’annuncio definitivo lo ha dato il Ministro Scajola, che dopo una timida anticipazione fornitaci un mese fa, ha trovato terreno fertile tra gli alleati, e ha messo in atto le procedure per fornire l’Italia di centrali nucleari.

Il principio che ha portato a questa scelta è molto semplice: perchè dover acquistare l’energia dall’estero quando ce la possiamo fabbricare da soli? Tra l’altro l’energia che acquistiamo proviene da quelle centrali nucleari francesi al confine col nostro paese. Quindi a questo punto meglio farcele in casa.


Ma qui sorgono i problemi. Problema numero uno: le centrali nucleari francesi sono costruite in zone in cui non abita nessuno, praticamente nel nulla, forse perchè, in barba a tutte le prediche sul nucleare sicuro, il Governo francese ha pensato bene di tenere a debita distanza i propri cittadini da eventuali rischi. In Italia questo non sarebbe possibile, perchè a meno che non si decida di costruire una centrale sulla punta del Monte Bianco, per il resto la densità demografica italiana non permette una sicurezza a livello di quella d’oltralpe.

Problema numero due: i tempi. Scajola ha assicurato che la prima pietra per la costruzione di una centrale nucleare verrà posta entro la fine di questo Governo. Le sue previsioni parlano del 2013 (guarda caso proprio al limite del mandato di Berlusconi), ma c’è già chi dissente, come il consulente dell’ex ministro Bersani e coordinatore del Kyoto Club ingegner Gianni Silvestrini, che parla di una data impossibile prima del 2020, ammesso che ci siano solo consensi e nessuno si frapponga nei programmi del Pdl. Mentre la stima della Edison parla di data accettabile intorno al 2019. E vista l’alternanza continua dei Governi, si rischia di cambiare la legge e investire soldi inutilmente, dato che se nel 2013 dovesse ricambiare il Governo, tutti i progetti verrebbero immediatamente cestinati.

Problema numero tre: la produzione energetica dovuta al nucleare sta diminuendo in tutto il mondo. Scajola parla di “reattori di quarta generazione“, molto più efficienti, ma questi non sono stati ancora sperimentati, e non è detto che la loro produzione possa soddisfare il fabbisogno di tutta l’Italia.

Problema numero quattro: il leit motiv che porta avanti il Governo Berlusconi è che, con il nucleare, la bolletta dell’energia sarà più leggera. Falso, perchè prima di tutto si dovranno ammortizzare i costi degli impianti, che vista l’esperienza dell’estero, sono più alti del previsto, e poi il costo dei chilovattora sta aumentando in tutto il mondo, fino quasi a raddoppiare. Ciò significa che il costo al consumo sarà pari a quello ad esempio di un impianto eolico. E allora perchè non puntare su quest’altro tipo di energia, dato che si eliminano i rischi e l’inquinamento?

Problema numero cinque, e ultimo: il costo delle materie prime. Negli ultimi 20 anni c’è stata una corsa al nucleare delle maggiori potenze mondiali perchè, con il disarmo atomico, l’uranio era a disposizione in quantità abbondanti. Ora si sta esaurendo, e il suo prezzo negli ultimi 5 anni si è sestuplicato. Un pò troppo per una tecnologia che si ritiene a basso costo.

Intanto gli oltre 62 mila lettori di Repubblica che hanno partecipato al sondaggio sono contrari al nucleare, ma non completamente. Infatti c’è un 39% che dà ragione al Ministro Scajola. Noi non ci esprimiamo in merito, sperando che ognuno di voi si faccia un’idea propria. Fatto sta che, dati alla mano, se tutti i soldi investiti in ricerca e costruzione per il nucleare avessero preso la strada delle rinnovabili, adesso non staremmo nemmeno a discuterne.

Commenti (7)

  1. Vogliamo Tutti I Parcheggi Lastricati Di Cellule Fotovoltaiche!! 🙂
    Tutti I Grattacieli Ricoperti Di Pannelli…
    Qualsiasi Superficie Utile Deve Essere Sfruttata Per Trasformare L’Energia Del Sole!

    Altro Che Nuculare…

    Tecnologia Gia’ Disponibile Ora… Subito Adesso!!!

    Ormai I Pannelli Fotovoltaici Li Vendono Gli Ometti Ai Semafori!!

  2. I reattori di 4 generazione sono proprio tutta un’altra storia, ma scajola è male informato se pensa che si possono cantierizzare nel 2013.
    Edison , col suo 2019 , è anche troppo ottimista : Si prevede il primo prototipo Di SODIUM REFRIGERATED REACTOR non prima del 2015.
    Se va bene la produzione industriale partirà nel 2020.
    I pannelli fotovoltaici che sono prodotti attualemnte non basteranno nemmeno se si tappezzasse 10 volte la superfice utile degli edifici.fatevi un po di conti.una cosa è la potenza installata, un’altra è quella realmente prodotta.Certamente possono dare iun contributo

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