Da qualche tempo si sente dire dai leader politici di tutto il mondo che bisogna fare in modo che il riscaldamento globale si limiti a 2 gradi Celsius entro il 2100. Solo in questo modo il mondo avrebbe la possibilità di continuare a “funzionare” in maniera corretta, senza grossi cambiamenti nelle abitudini umane. Ma cosa accadrebbe se si superasse la soglia, e le temperature globali fossero ben più alte dei due gradi in più previsti?
Uno scienziato del clima ha presentato nuovi risultati della ricerca sul potenziale aumento di 4 gradi Celsius delle temperature globali, che potrebbe accadere se le attuali emissioni di gas serra continuassero ad essere così alte. Parlando alla conferenza internazionale dell’Università di Oxford denominata “4 gradi e oltre”, il dottor Richard Betts, responsabile delle ripercussioni del clima al Met Office Hadley Centre, ha descritto la possibilità di un incremento di 4 gradi prima della fine del secolo. Egli ha aggiunto che uno scenario di inquinamento molto intenso dovuto ai combustibili fossili potrebbe portare tale incremento entro i prossimi 20 anni.
Il dr. Mark New, della Oxford University School of Geography and the Environment, ha dichiarato:
Dalla fine del 1990, le emissioni di gas a effetto serra sono aumentate portando a più estremi scenari, il che significa che i tassi di riscaldamento potranno essere più veloci di quanto molti si aspettano.
In questa presentazione il dr. Betts ha avvertito che 4 gradi in più di riscaldamento potrebbero avere estreme implicazioni regionali insieme ai grandi cambiamenti nelle piogge. Un esempio di tali problemi proviene dalla sicurezza alimentare ed idrica, già in crisi sin da oggi, che renderebbe le popolazioni molto più vulnerabili.
Ma ne risentirebbero anche i servizi per la salute umana, sempre più falcidiata dalla denutrizione e dalle malattie; la migrazione che ne conseguirà, la quale porterà milioni di persone che, per fame o per la perdita del proprio territorio a causa del riscaldamento globale, cercheranno di spostarsi verso terre ancora vivibili. Aumenteranno gli incendi boschivi, di cui in questo momento non abbiamo proprio bisogno, visti i disastri degli ultimi anni; aumenterà il livello del mare (e questo già si sapeva) facendo sparire numerose città, come Venezia, o anche intere nazioni; la conservazione della fauna selvatica e degli ecosistemi sarà compromessa. Le regioni che più risentiranno di queste variazioni saranno Amazzonia, Australia, Bangladesh, Brasile, Etiopia, Finlandia, Mauritius, Siberia e Vietnam, le quali letteralmente rischieranno di sparire, o nel migliore dei casi, vedranno mutato il proprio territorio in modo irreparabile.
Fonte: [Sciencedaily]
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