Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto, dicono gli islamici. Ed in effetti è proprio così che va in Italia nella lotta all’inquinamento. Come vi avevamo già riportato due settimane fa, il Governo italiano aveva fatto un passo indietro nel tentativo di ripulire l’ambiente, eliminando l’obbligo di mettere al bando le buste di plastica per favorire quelle biodegradabili, e di fatto contribuendo ad aggravare il già terribile bilancio che possiamo “vantare” nel nostro sistema rifiuti.
Per questo alcune grandi società che gestiscono le catene di supermercati, i principali consumatori delle famose “shoppers“, si sono dati da fare, e visto che il Governo non le aiutava, si sono autoregolate e hanno adottato la politica delle buste biologiche.
La prima catena ad eliminarle è stata Auchan, ed oggi arriva la notizia che la seguirà a ruota anche la più grande catena di supermercati italiani: la Coop. Si comincerà in via sperimentale a Firenze, sostituendo le circa 60 milioni di buste di plastica con dei contenitori biologici che riporteranno la scritta “l’Ambiente in mente“. Questi saranno costruiti con materiali biologici come gli scarti del mais i quali, dopo il loro utilizzo, possono essere gettati nel prato ed essere utilizzati come concime.
Completamente biodegradabili, dopo la sperimentazione di Firenze (che avverrà il 29 maggio), questi sacchetti saranno esportati nei centinaia di punti Coop di tutta l’Italia grazie alla collaborazione con la Mater-Bi, un’azienda che in vista del provvedimento del Governo Prodi di mettere al bando le buste di plastica entro il 2010, si era già messa al lavoro per costruire le buste biologiche. Ed ora invece, nonostante il know-how italiano sia ampiamente migliore rispetto a molti Paesi dell’Unione Europea, dalla Mater-Bi protestano perché lo Stato non aiuta questo ambito a svilupparsi, e quindi i privati devono darsi da fare con le sole proprie forze per affermarsi e per combattere una lotta che interessa a tutti vincere.
Fonte: [Repubblica]
Filippo Rossi 15 Dicembre 2010 il 8:05 pm
Come sempre le notizie sono fornite in maniera distorta e partigiana (del resto La Repubblica è campione in questo).
Il Governo italiano NON E’ AFFATTO CONTRARIO al bando alle buste di plastica, tanto che dal 1° gennaio la normativa che le vieta entrerà invigore regolarmente in tutto il territorio nazionale!
Inoltre il maggiore gruppo di supermercati non è affatto Coop bensì Esselunga.
Infine, neppure è vero che le COOP (guarda caso le coop: siamo su Repubblica…) siano antesignane dell’eco-sostenibilità: il Comune di Torino ha vietato le buste di plastica DUE ANNI FA, tanto che in nessun supermercato torinese le troverete se non in forma biodegradabile.
Paola Pagliaro 15 Dicembre 2010 il 11:21 pm
Filippo lo sappiamo bene, l’articolo è datato maggio 2009 quando ancora non si parlava di mettere al bando le buste di plastica! Poi abbiamo aggiornato in altri post molto più recenti di questo, dando notizia della nuova normativa che entrerà in vigore a gennaio 2011 🙂