Il problema del consumo di suolo è di primissima importanza in Italia, non solo per la salvaguardia delle aree agricole divorate a ritmo impressionante dal cemento, ma anche per il contrasto al dissesto idrogeologico del paese, che tanto ha fatto parlare di sé per i diversi disastri naturali occorsi negli ultimi mesi. La fine della legislatura rischia di far saltare questo importantissimo ddl.
Il ministro per le politiche agricole Mario Catania ha parlato a lungo del ddl sul consumo di suolo nel Convegno sul consumo del suolo del territorio rurale tenutosi da poco a Firenze. Le parole del ministro destano allarme: il ddl infatti rischia seriamente di saltare a causa della fine della legislatura, e se la questione del consumo di suolo non sarà considerata prioritaria alle camere, come meriterebbe, tutto potrebbe sfumare. Il ministro ha dichiarato:
Manca poco alla fine della legislatura e quindi è ragionevole essere prudenti. Non so se il testo sarà approvato prima della fine della legislatura. Mi auguro che in sede parlamentare, ci sia uno scatto in avanti e che si voglia assumere questo tema in modo prioritario portando il testo all’approvazione.
Il convegno di Firenze ha visto anche alcune polemiche relative alle modifiche apportate al testo del ddl: Catania ha sottolineato come l’apporto delle regioni nella formulazione del testo sia stato prezioso, tuttavia ad alcuni assessori regionali è stata attribuita la volontà di fermare il ddl. L’assessore al Territorio della Toscana, Anna Marson, ha chiarito che in realtà le proposte erano volte a un miglioramento del testo, volto a renderlo più efficace, ma tali suggerimenti non sono stati raccolti e probabilmente resteranno fuori dal testo. Il decreto sul consumo di suolo in Italia riveste una straordinaria importanza ed è riconosciuto come fondamentale praticamente da tutti, tanto per la salvaguardia delle aree agricole quanto per il contrasto al dissesto idrogeologico del paese. Forse il testo del ddl non è perfetto, ma è tuttavia importantissimo che questo venga approvato d’urgenza dalle camere e divenga realtà. Altrimenti la situazione riguardante il consumo di suolo nel nostro paese non sarà cambiata di una virgola nel 2013.
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