In estate i consumi energetici per ogni famiglia salgono alle stelle: il condizionatore sempre acceso, il frigorifero sempre aperto che non riesce a freddare bibite e gelati, la macchina presa per ogni piccolo spostamento perché fa troppo caldo per uscire a piedi…come fare per risparmiare sulle bollette e sull’emissione di anidride carbonica senza rinunciare al fresco e ai confort?
E’ stato calcolato dal sistema servizi della Cgil che ogni anno nel nostro Paese si consumano 18 miliardi di kWh per una spesa di oltre 5 miliardi di euro e con 13 miliardi di kg di anidride carbonica dispersi nell’atmosfera terrestre. Questo vuol dire che ogni famiglia italiana consuma circa 3000 kWh di energia elettrica, ossia 750 Kg di petrolio, paga 650 euro di bolletta e rilascia nell’ambiente 2200 kg di C02. Andiamo ad analizzare ogni singolo consumo per capire dove e come intervenire per abbattere l’inquinamento senza rinunciare alle comodità.
La maggior quantità di energia domestica è utilizzata per i condizionatori e gli elettrodomestici, che da soli coprono circa il 75% della bolletta elettrica. Il 31% circa del totale di consumo di energia elettrica è assorbito dall’uso di: ferro da stiro, phon, rasoio elettrico, frullatore e forno. Il 23% dall’utilizzo di condizionatori e frigoriferi, il 12% dall’illuminazione della casa, il 10% dagli apparecchi audio e video, infine consumano minor energia il boiler elettrico, la lavastoviglie, la lavatrice e per ultimo il personal computer.
Un buon inizio per abbattere i consumi e risparmiare sulla bolletta è evitare l’acquisizione del calore esterno. Un’ottima abitudine è ad esempio quella di aprire le finestre solo la mattina presto, prima che entri il caldo, e la sera tardi, prima di andare a dormire, e lasciare durante la giornata persiane o tapperelle abbassate e finestre chiuse. Se proprio non si può far a meno del condizionatore, occorre limitarne i consumi non abbassando troppo la temperatura della casa e scegliere prodotti con tecnologia inverter, che consente un risparmio di energia pari al 30% di un comune condizionatore. Questa prevede che quando nell’ambiente si è raggiunta la temperatura impostata, la macchina non si spegne ma abbassa la sua potenza, per mantenere il fresco costante.
Altra buona abitudine è sostituire tutte le lampadine con lampade fluorescenti. Il costo iniziale si ammortizza nel tempo, in quanto esse hanno una durata circa 10- 12 volte superiore alle comune lampadine ad incandescenza, e consumano il 75% in meno. Dal 1 gennaio 2011 le lampadine ad incandescenza saranno tolte dal commercio in Italia.
[Fonte: Ansa]
[Foto: sostariffe]
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