Purtroppo capita che l’essere umano sia così abbietto che approfitti delle debolezze degli altri per specularci sopra. L’esempio più lampante sono le tantissime marche bio che troviamo nei supermercati. E’ ovvio che non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma capita spesso di ritrovarsi davanti ad un prodotto dichiaratamente biologico che costa 3-4 volte quello normale. L’effetto è che chi è ricco se lo può permettere, e chi non lo è continua a mangiare cibo proveniente dalla Cina.
Esempi come questo ce ne sono molti, e per andare contro l’eco-lusso, si sono schierati diversi ricercatori e scrittori che hanno prodotto diversi libri su come vivere ecologico senza dissanguarsi. Spiega Zaccai Free, uno scrittore di libri per bambini, che:
Adottare uno stile di vita meno distruttivo per il pianeta non significa andare in cerca di alimenti cari e prodotti per la casa che costano il doppio.
Ma allora come fare per risparmiare, sia in termini economici che di impatto ambientale? Dopo il salto alcuni consigli per farci furbi.
Ritornando sulla questione del cibo biologico, le alternative sono tre: acquistare quei prodotti che costano solo leggermente in più rispetto a quelli “normali”; acquistare solo quei prodotti che, per la loro lavorazione, richiedono grosse quantità di agenti chimici come pesche, mele, mandarini, lattuga e uva, ed invece acquistare cibi non-bio che non corrono il rischio di avvelenarci come i pomodori o il cavolo; oppure infine puntare su quei prodotti che provengono da colture locali, i quali spesso si trovano solo nei fruttivendoli o nei mercati, e non nei centri commerciali o nelle catene di supermercati.
Per quanto riguarda il trasporto, se le auto ibride hanno un costo di poco superiore alle auto normali, quelle elettriche costano ancora tantissimo (circa 200 mila dollari). Per questo è più indicato, per chi non può permettersele, muoversi a piedi, in autobus o in bicicletta, aspettando che i prezzi si abbassino. Ne gioverà prima di tutto il nostro fisico, oltre che l’ambiente.
Se in casa avete le lampade compatte fluorescenti, quelle vendute come a risparmio energetico, è sconsigliabile spegnere la luce ogni volta che si lascia la stanza. Se si prevede che a breve si dovrà rientrare, è meglio lasciarla accesa. E’ stato provato infatti che spegnere e riaccendere tali lampadine accorcia la loro vita, e dopotutto l’energia sprecata con la stanza vuota è davvero minima.
Inoltre le lampadine ad alta efficienza energetica, anche se costano un po’ di più rispetto a quelle normali, vi faranno risparmiare il 75% sulla bolletta della luce, e a conti fatti convengono. Consigliabili sono anche quegli apparecchi che evitano gli sprechi degli elettrodomestici inutilizzati, mentre è sempre bene seguire i classici “consigli della nonna”: chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, aprire e chiuderlo mentre ci si fa la barba, evitando di lasciarlo aperto per tutta la durata della rasatura, usare i ventilatori al posto dei condizionatori, o meglio ancora, utilizzare il flusso d’aria naturale che si crea lasciando due finestre aperte, ed invece in inverno, utilizzare meno riscaldamento, anche a costo di mettersi un maglione in più.
Ultimo appunto, sui rifiuti. Ultimamente va di moda comprare materiali biodegradabili. Attenzione, non tutti sono effettivamente più ecologici rispetto agli altri. La soluzione migliore è il riuso, e la conseguente diminuzione della produzione di rifiuti. Come dire, prevenire è meglio che curare.
Fonte: [Repubblica]
mercatino usato 6 Ottobre 2009 il 6:52 pm
“La soluzione migliore è il riuso” … nei mercatini dell’usato puoi portare in vendita ciò che non usi, qualcun altro sta già cercando ciò che a te non serve più!
W i mercatini dell’usato.
Nexso 8 Ottobre 2009 il 4:24 am
Una curiosità: lo scaldabagno non dovrebbe rimanere sempre spento ed accenderlo solo una mezz’oretta prima di farsi la doccia? Un sacco di gente lo tiene sempre acceso.
Marco Mancini 8 Ottobre 2009 il 11:23 am
dipende dall’efficienza dello scaldabagno, però sì, in linea di principio andrebbe fatto come dici tu.