La conferenza di Copenaghen, su cui si erano concentrate le speranze del mondo di porre un freno alla distruzione del Pianeta, si è conclusa nel dicembre scorso con un clamoroso flop e le magre conclusioni sono state accantonate per via della crisi economica. A dicembre prossimo ci sarà una nuova conferenza, quella di Cancun, in Messico, in cui bisognerà assumersi nuovi impegni e fare il punto della situazione e c’è il rischio di un nuovo fallimento.
Per non arrivare impreparati, 182 Governi facenti parte delle Nazioni Unite si sono incontrati oggi a Bonn, in Germania, per una conferenza “di medio termine” che durerà fino all’11 giugno. Il punto fondamentale dei lavori dei 4.500 delegati sarà attuare quelle poche decisioni che sono state prese a Copenaghen, e cioè principalmente taglio delle emissioni ed aiuti economici ai Paesi in difficoltà che fanno fatica ad adeguarsi alle nuove norme.
Una piena ed efficace architettura per un’azione collettiva sul clima
è la mission che Yvo De Boer, Commissario europeo sull’ambiente e segretario dell’Unfccc (United nations framework convention on climate change), si propone di attuare. Si lavorerà su un testo condiviso di negoziazione da presentare al Cop16, si farà il punto sugli obiettivi del protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2012, facendo pressione su quei Governi ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo, ed infine sullo stanziamento di 30 miliardi di dollari, sempre entro il 2012, per la fase denominata “Fast Start”, cioè l’avvio degli aiuti ai Paesi meno industrializzati.
Alla riunione parteciperà anche l’Iucn, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, con la proposta di trovare un accordo che vada oltre Kyoto, cioè un obiettivo precedente a quello del 2020 richiesto dall’Onu, per non perdere di vista l’obiettivo finale della riduzione delle emissioni e della deforestazione, per proteggere la biodiversità, festeggiata proprio quest’anno in tutto il mondo. L’Iucn illustrerà la situazione del riscaldamento globale ancora poco nota al mondo politico, e lo stato dei lavori per limitarlo, insufficiente attualmente a mantenere la temperatura del pianeta al di sotto della soglia considerata pericolosa.
Il prossimo appuntamento sarà sempre a Bonn ad agosto, e poi tra novembre e dicembre tutto si sposterà a Cancun.
[Fonte: Ansa Ambiente]