Nel corso di una visita presso lo stabilimento di Montello, che si occupa del recupero e del riciclo della plastica proveniente dalla raccolta differenziata, abbiamo incontrato Walter Facciotto, Direttore Generale di Conai, e gli abbiamo posto qualche domanda a proposito del Consorzio, della filiera di recupero, degli obiettivi raggiunti dall’Italia rispetto alle normative europee e della situazione dei rifiuti nel nostro Paese.
Cos’è il CONAI e quali sono i suoi obiettivi?
Il Conai è un consorzio privato senza scopo di lucro, con oltre 1 milione di soci, il cui obiettivo è quello di togliere dalla discarica ed avviare al riciclo i rifiuti di imballaggio, ai sensi della direttiva europea del 1994 che impegna gli stati membri a raggiungere l’obiettivo del 55% per cento di riciclo minimo e 60% inclusa la quota di termovalorizzazione. Nel 2012, l’Italia ha superato l’obiettivo con una percentuale di riciclo del 65,6%, ovvero 3 imballaggi su 4 vengono riciclati, erano solo 1 su 3 nel 1998.Se si aggiunge la quota che entra nel termovalorizzatore, e l’energia elettrica prodotta, si arriva al 76%.
Come funziona il CONAI?
Il CONAI è un sistema unico con 6 consorzi di filiera su tutto il territorio. Il sistema si finanzia con un contributo pagato dalle imprese poiché il consorzio non riceve contributi statali. Le imprese versano un contributo per farsi carico degli imballaggi che vengono immessi sul mercato, in funzione dei costi da sostenere per l’immissione di questi imballaggi. I consorizi di filiera sono:
COMIECO – Consorzio Nazionale Recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica
COREPLA – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica
RICREA – Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio
CIAL – Consorzio Imballaggi Alluminio
RILEGNO – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi di legno
COREVE – Consorzio Recupero Vetro
Come viene gestita la filiera CONAI-Comuni per la raccolta differenziata?
Grazie ad un accordo tra CONAI ed ANCI, il comune è responsabile della gestione della raccolta differenziata, ma sono i consorzi che, attraverso delle convenzioni, pagano i maggiori oneri della differenziata. Il sistema italiano è tra i più economici per le imprese ed i cittadini, perché le imprese pagano e internalizzano i costi ambientali.
Il sistema dei Consorzi è un sistema di fondamentale importanza ed il riciclo è un processo necessario in un paese come l’Italia, povero di materie prime. In 15 anni di attività il CONAI ha tolto alla discarica quasi il 70% dei rifiuti, inserendoli in un ciclo industriale per cui vengono riciclati e riutilizzati come materia prima, diversa da quella vergine, ma a volte più resistente.
Condividiamo con i lettori di Ecologiae il pensiero costruttivo di Walter Facciotto, Direttore Generale di Conai:
In Italia il rifiuto non deve più essere visto come un problema, ma come un’opportunità e una risorsa, ed ecco perché non possiamo più permetterci di abbandonarlo
Jamika 1 Marzo 2017 il 3:08 am
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